1327 | Pozzo nella proprietà Rossoni
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo nella proprietà Rossoni
Numero catasto: 1327
Numero catasto locale: 4281VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 08/09/2005
Affidabilità posizione: 4º gruppo riposizionamento regionale GPS (2005)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Monrupino / Repentabor Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,70168616 Lon. WGS84: 13,82488968 Est RDN2008/UTM 33N: 408520.886 Nord RDN2008/UTM 33N: 5061575.103 Quota ingresso: 312 m
Caratteristiche
Profondità: 63 m
Dislivello totale: 63 m
Quota fondo: 249 m
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso della grotta venne aperto nel corso dei lavori eseguiti per adattare a vasca una piccola dolina, ora interamente rivestita di cemento; gli operai si rivolsero alla Commissione Grotte ritenendo di aver scoperto un pozzo molto profondo.
In effetti si tratta di una grotta profonda 63m, composta da due pozzi, il primo dei quali si mantiene costantemente stretto; enormi blocchi incastrati e concrezionati hanno formato un ripiano inclinato dal quale inizia un secondo salto, alquanto più ampio e complesso.
Il fondo argilloso digrada verso un'apertura che immette in un vano parallelo occupato da grandi blocchi di frana, dove la volta si innalza in un camino che giunge all'altezza del primo pozzo, con il quale è in relazione attraverso una finestra aperta nella parete dello stesso, sopra il ripiano anzidetto.
Nel 1967 fu scoperta, all'altezza del ripiano, una finestra di 2m x 0,5m che immette in un pozzo di 16m, il quale conduce sul fondo; questo pozzo altro non è che il camino segnalato dai primi esploratori.
Un masso di notevoli dimensioni permette l'attraversamento del pozzo sino ad un'altra frattura, di 2,6m x 0,6m, dal fondo è ricoperto da uno spesso strato di argilla (punto 4 nel rilievo), la quale immette in un pozzo di 49m, dalla sezione ellittica di 4m x 2m. Le pareti sono molto frastagliate, mancano del tutto le concrezioni, e massi di notevoli dimensioni sono incuneati tra lame di roccia. Lungo gli ultimi 20m di discesa la roccia risulta molto friabile ed è molto facile provocare delle piccole frane, rendendo pericolosa l'esplorazione; il naturale proseguimento del pozzo è ostruito da grossi blocchi staccatisi dalle pareti.