1228 | Risorgiva 3° presso Pradis
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Risorgiva 3° presso Pradis
Numero catasto: 1228
Numero catasto locale: 524FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 15/04/2007
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Clauzetto Area provinciale: Pordenone Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,25056508 Lon. WGS84: 12,88376895 Est RDN2008/UTM 33N: 336878.145 Nord RDN2008/UTM 33N: 5124064.21 Quota ingresso: 516 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 20 m
Dislivello positivo: 2 m
Dislivello totale: 2 m
Quota fondo: 516 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso di questa modesta risorgiva si apre sulla destra del Torrente Cosa, prima che questo si inabissi in una stretta e profonda forra.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso, dalla tipica sezione meandriforme, doveva un tempo essere notevolmente più avanzato e attualmente lo separa dalla superficie un esiguo spessore di roccia. La cavità ha un andamento uniforme, l'altezza varia da 1,50m a 2m e la larghezza da 30cm ad 80cm.
Nel primo tratto il meandro è alquanto tortuoso, mentre poi non subisce più cambiamenti di direzione molto bruschi; il soffitto, costantemente arrotondato, è attraversato longitudinalmente da un ulteriore solco in chiave di volta ed alcune piccole e tozze concrezioni lo ricoprono, mentre le pareti nella parte alta sono ricoperte da un sottile velo di concrezione e da numerose formazioni coralloidi abbastanza sviluppate, le quali però si sfaldano facilmente.
Dal soffittole pareti tendono ad avvicinarsi sempre più fino ad incanalarsi in un piccolo canyon sul pavimento, nel quale l'acqua di un modesto rigagnolo scorre sulla roccia nuda, eccetto che in qualche ansa dove si è accumulato qualche piccolo deposito sabbioso. Solo in prossimità dell'ingresso il suolo è occupato da ciottoli di piccole dimensioni.
Una brusca svolta a sinistra del meandro segna il termine della cavità dove una colata calcitica ha diviso in due parti impraticabili il meandro, in quel punto già di per sè angusto; il modesto rigagnolo sopra citato sgorga da sotto questa colata e, dopo aver attraversato tutta la cavità, si getta nella forra del Torrente Cosa.