118 | Pozzo 2 presso Monrupino
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzo 2 presso Monrupino
Numero catasto: 118
Numero catasto locale: 103VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2005
Affidabilità posizione: 4º gruppo riposizionamento regionale GPS (2005)
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Monrupino / Repentabor Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,70539812 Lon. WGS84: 13,80904311 Est RDN2008/UTM 33N: 407293.414 Nord RDN2008/UTM 33N: 5062005.737 Quota ingresso: 318 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 41 m
Profondità: 16,5 m
Dislivello totale: 16,5 m
Quota fondo: 301,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si percorre il sentiero 43, si esce dal bosco il cui limite segna il confine tra i comuni di Trieste e Monrupino e si costeggia sulla destra la dolina dove si apre l'Abisso Mauro Colognatti (n. 746). Poco più avanti si passa all'altezza di una vasta dolina e subito si incontra un muretto che incrocia ortogonalmente il sentiero permettendo comunque, grazie ad un piccolo varco, il proseguimento. Poi si abbandona il sentiero 43 per seguire il muretto verso ovest, che subito scende in una dolina per risalire dal lato ovest. Si arriva ad un primo varco, attraverso il quale passa un'esile traccia che va dal campo solcato dell'Abisso Colognatti al sentiero 43, quindi ad un secondo, anche questo con traccia di sentiero, e, poco più avanti, all'orlo di una vasta e dirupata dolina. A poche decine di metri dal bordo settentrionale di questa si trova l'ingresso del Pozzo presso Monrupino.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pozzo ha le pareti che vanno allargandosi rapidamente e che sono caratterizzate da bruschi rigetti costituiti dalle banconature calcaree, e dopo una comoda discesa si giunge alla sommità di un ripido cono detritico ricco di humus e guano. Una breve china di sfasciumi scende verso nord in una caverna trasversale, all'estremità della quale vi sono due nicchie complesse e concrezionate. Dalla parte opposta del cono il pendio è alquanto più ripido e termina in un vano senza importanza; qui, a ridosso della parete est, vi è una stretta apertura che immette in una cavernetta disadorna e con essa si raggiunge il punto più profondo della cavità.