Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Bac
Numero catasto: 64
Numero catasto locale: 49VG
Numero totale ingressi: 2
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 130 m
Profondità: 16 m
Dislivello totale: 16 m
Quota fondo: 374 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 15/01/2015
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,635325805781 Lon. WGS84: 13,870826712659 Est RDN2008/UTM 33N: 411993 Nord RDN2008/UTM 33N: 5054151 Quota ingresso: 390 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: >1000 m Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 1200 m
Tipologia terreno calpestabile: ghiaioso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: significativo Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota:
la presenza di resti di scavi passati
la presenza di falò recenti e di immondizia sparsa
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,635325805781
Lon. WGS84: 13,870826712659
Quota ingresso: 390 m s.l.m.
Morfologia: piede di parete
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Ingresso 2
Lat. WGS84: 45,635443048613
Lon. WGS84: 13,870850018798
Quota ingresso: 395 m s.l.m.
Archeologia
Data
1883, 1889, 1894, 1900Autore
Karl MoserConservati
NoPubblicati
-Note
La prima visita del 1883 fu seguita da altre in cui Moser effettuò dei saggi di scavo.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: ?
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati.
Osso/Corno: 1 punteruolo in osso.
Bibliografia: Moser Diari, 1884d, 1899; Flego, Župančič 2012
Data
1985Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Medioevo
Periodo: XV sec. d.C.
Materiali
Ceramici: olle di diversa tipologia e 1 fondo di pentola?
Bibliografia: Carosi, Radacich 1993; Bin 2001-02
Note
In precedenza un fondo di vaso di tipo medievale era stato rinvenuto concrezionato su una stalagmite spezzata, verosimilmente per raccogliere le acque di stillicidio (Cannarella 1979, p. 64).Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Età romana, Medioevo
Materiali
Ceramici: vasellame in ceramica grezza; vari frammenti appartenenti per la maggior parte ad 1 olla di ceramica grezza (I sec. a.C.- I d.C.)
Bibliografia: Carosi, Radacich 1993; Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa estesa ed interessante cavità è conosciuta con il nome di Grotta Bac, derivato con tutta probabilità dalla località dove essa si apre; come per altre caverne di agevole accesso della zona di Basovizza, non è nota la data della prima esplorazione, certamente assai remota. Il primo rilievo dell'Alpenverein risale all'incirca al 1884, mentre la SAG ne effettuò la visita nei primi anni della sua attività.
La grotta è situata in una zona prativa ed ha due imbocchi: oltre all'ingresso a caverna esiste infatti anche un breve pozzo che giunge in un vano laterale limitato da rozzi muretti.
Nei precedenti rilievi questo accesso non appare, ma le sue caratteristiche fanno dubitare che esso sia stato aperto in epoca successiva.
Il primo tratto della grotta è costituito da una spaziosa galleria in declivio lungo la quale si notano delle grandi fosse, derivate dallo scoppio di residuati bellici qui distrutti dai rastrellatori. Alla base del pendio vi è un brusco cambiamento di direzione, la volta si innalza ed il suolo diviene argilloso mentre appaiono imponenti panneggi e massicce formazoni stalagmitiche, molto annerite e danneggiate. La galleria si esaurisce in una marcata strozzatura, al di là della quale si apre una prima caverna, costellata di scavi, che è seguita da uno stretto passaggio ed un'altra sala con tozze stalagmiti e colonne. Un cunicolo ascendente porta in un ultimo vano chiuso da una frana di detriti di piccole dimensioni, già consolidata, nella parte basale, da concrezioni calcitiche.
NOTA Segnalata presenza di rifiuti.
Bibliografia
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Moser L.K.
Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club (1885)
Collocazione: Mittheilungen der Section für Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club, 4 (3-4): 31-33, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo, incentrato principalmente sulle grotte di Postumia, sono citate anche alcune grotte del Carso triestino.
Faraone E. (1975)
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2015/03/Grotte_preistoriche.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore prende in esame una serie di grotte di interesse storico e archeologico danneggiate o distrutte per incuria o danneggiamenti. Per ognuna vengono citati gli autori delle prime indagini condotte tra fine Ottocento - inizi del Novecento.
Carosi R., Radacich M.
Comune di Trieste (1993)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella breve nota viene preso in esame il pugnale in bronzo a lama triangolare rinvenuto nel deposito della grotta Sergio Andreolotti e datato all'età del bronzo.
Moser C.
Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club (1884)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve resoconto sulle indagini condotte nlla grotta Bac presso Basovizza.