Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta dell'Elmo
Numero catasto: 542
Numero catasto locale: 2696VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 70 m
Profondità: 100 m
Dislivello totale: 100 m
Quota fondo: 214 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2000
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Monrupino / Repentabor Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,70963409 Lon. WGS84: 13,81619269 Est RDN2008/UTM 33N: 407856.911 Nord RDN2008/UTM 33N: 5062468.099 Quota ingresso: 314 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 5.000-10.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Tratti verticali e orizzontali alternati
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: m
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,70963409
Lon. WGS84: 13,81619269
Quota ingresso: 314 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1929Autore
?Conservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: protostoria
Materiali
Metallici: elmo in bronzo, concrezionato
Paleontologici: frammenti di mandibola di cavallo, concrezionati
Bibliografia: Cannarella 1975-77
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Civici Musei di Storia ed Arte
Indirizzo deposito: Via Cattedrale 15, Trieste
Note
L'elmo sarebbe tipologicamente confrontabile con quello rinvenuto nella grotta delle Mosche di San Canziano (Slovenia). Note area scavo->margine del cumulo detriticoDescrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si trova nei pressi della strada che da Fernetti conduce a Monrupino, vicino ad una dolina.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il pittoresco imbocco della grotta, verdeggiante di muschi ed altre piante, ha la forma di una larga fenditura, interrotta all'estremità SE da un piccolo ponte di roccia. La discesa del pozzo di 78 metri, le cui pareti sono accidentate da numerose nicchie nelle quali nidificano i colombi selvatici e che è senza dubbio uno dei più belli del Carso triestino, da qualunque punto la si faccia partire avviene sempre nel vuoto. Negli ultimi metri si apre la volta di una spaziosa caverna e dopo un piccolo ed erto cono detritico ricco di humus il suolo è occupato da grandi massi di crollo coperti di concrezioni; più avanti appaiono numerosi e suggestivi gruppi di stalagmiti e di colonne di grandi proporzioni. A ridosso delle pareti e tra gli enormi massi si aprono alcuni stretti pozzi verticali. La caverna termina con un piano d'argilla asciutta, ma in tutto il resto della cavità lo stillicidio è abbondante.
Nel corso della prima esplorazione, nel 1929, ai piedi del cono detritico venne trovato un elmo di bronzo risalente al IV-V secolo, in parte ricoperto da una crosta di calcite e analogo a quello raccolto nella Grotta delle Mosche nei pressi di S. Canziano (Slovenia).
Nel 1979 è stato esplorato un pozzo, scoperto due anni prima, che si trova sul lato destro della base della china detritica e precisamente a 230° dalla base del pozzo.
Il pozzetto interno di 3 m porta in una cavernetta concrezionata, sul fondo della quale si aprono alcune fessure; nei pressi della base di tale pozzo, tra alcune stalattiti e stalagmiti, si apre un secondo pozzo interno che scende per 6,30m e finisce su di un grande ponte naturale. Da qui, sceso un altro pozzo, profondo 10 m, si raggiunge una ripida china che porta in una vasta sala molto concrezionata. Ritornati alla base del pozzo di 10 m, con una piccola arrampicata si giunge in una cavernetta di crollo, la cui visita però è alquanto pericolosa a causa di alcuni enormi massi pericolanti incastrati nel soffitto argilloso, che si chiude in una breve galleria riccamente concrezionata.
Bibliografia
Dario Marini e Bruno Cosmini
Società Alpina delle Giulie (1979)
Collocazione: Alpi Giulie 73; 76-82
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Archeologia
Franco Gherlizza, Enrico Halupca
CAT - Club Alpinistico Triestino (1988)
Categorie: Antropospeleologia, Paleontologia
Indici: Archeologia, Fossili, Quaternario: subfossili e fossili
Elenco di grotte e ripari sotto roccia di interesse archeologico. Le singole cavità sono corredate da dati catastali, rilievo e foto
Pino Guidi e Manuela Montagnari Kokelj
Commissione Grotte Eugenio Boegan (C.G.E.B.) - Trieste (2022)
Collocazione: in Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Volume n.51 pp. 61 - 101
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2022/12/Articolo-4_AM_51.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia