Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna Moser
Nome principale sloveno: Pečina na Doleh
Numero catasto: 476
Numero catasto locale: 1096VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 33 m
Sviluppo spaziale: 34 m
Profondità: 2 m
Dislivello totale: 2 m
Quota fondo: 204 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2001
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,74738881 Lon. WGS84: 13,70464143 Est RDN2008/UTM 33N: 399242.131 Nord RDN2008/UTM 33N: 5066797.167 Quota ingresso: 206 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 124 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: Sì Cavità attrezzata: No Grotta turistica: No Concrezionamento: significativo Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota la presenza dei resti di scavi passati e alcuni utensili usati tra cui un secchio metallico schiacciato
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,74738881
Lon. WGS84: 13,70464143
Quota ingresso: 206 m s.l.m.
Morfologia: fondo dolina
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Archeologia
Data
1893Autore
Club Touristi TriestiniConservati
NoPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Materiali
Metallici: manufatti non determinati in ferro.
Bibliografia: Perko 1896
Note
Nella relazione sull'attività del Comitato Grotte del Club Touristi Triestini Perko scrive: "Il primo atrio è costituito da una camera larga 15, lunga 11 ed alta 6 metri, il cui suolo racchiude cose pregevolissime. Vi trovammo di fatti nel 1893 alcuni utensili di ferro preistorici. A questa scoperta deve la grotta la denominazione di Spelonca del ferro." (Perko 1896, p. 15).Data
1898-1901Autore
Karl MoserConservati
SiPubblicati
SiNote
Gli scavi sistematici, anche se non continuativi, effettuati fra luglio 1989 e marzo1899 e nei 2 anni successivi furono preceduti, nel 1894 e 1895, e seguiti da visite occasionali fino all'ultima nel maggio 1912 (Flego, Župančič 2012, p. 169-177).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico, età del rame-età del bronzo Attribuzione culturale: Neolitico dei vasi a coppa/Vlaska, Cultura di Lubiana (elementi)
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta; recipienti profondi a pareti rientranti (anche con trattamento a Besenstrich); recipienti profondi a collo diritto e svasato; 1 olletta; scodelle; 1 bicchiere su piede; 1 rhyton; 1 cucchiaio; 1 rocchetto.
Antropologici: 2 scheletri (vedi Note)
Bibliografia: Moser diari, 1903a; Barfield 1999; Flego, Župančič 2012
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Naturhistorisches Museum, Vienna
Note
I due scheletri, rinvenuti nella prima sala, erano coperti da pietre: nonostante le dettagliate relazioni di Moser, nella letteratura scientifica successiva compaiono interpretazioni errate sia sulle modalità di deposizione - secondo alcuni studiosi, in cassette di pietra - sia sull’inquadramento cronologico: Neolitico (Moser), Eneolitico (Battaglia), età romana (Cannarella e Durigon) (per tutti i precedenti vedi Flego, Župančič 2012, p. 170-172); Mesolitico (Paronuzzi 2018).Data
Pre 1927Autore
Eugenio NeumannConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Neolitico, età del rame-età del bronzo
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a collo e orlo svasato; 1 boccale; 1 scodella con lobo sopraelevato; 1 piede di rython; 2 fusaiole; anse a nastro verticale e prese anche forate.
Litici: strumenti prevalentemente su lama, 2 punte foliate (1 peduncolata).
Bibliografia: Battaglia 1926, 1927; "Raffaello Battaglia 2013"
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell'Università di Padova
Indirizzo deposito: Via Orto Botanico 15, Padova
Note
Battaglia (1927, p. 2) segnala che i materiali della "grotta del Muschio" furono raccolti da Neumann. In precedenza Battaglia (1926, p. 93) scrive: "Cuspidi peduncolate e pugnaletti di tipo e fattura eneolitica furono raccolte nella grotta del Pettirosso, in quella interessantissima del Muschio…", dove sarebbe stato rinvenuto anche un coltellino di ossidiana.Data
Anni 1960Autore
VisintiniConservati
NoPubblicati
NoNote
Il dott. Visintini (o Visentini) avrebbe messo in luce un deposito per buona parte sconvolto ma abbastanza ricco di manufatti all'interno della cavità, e avrebbe fatto un sondaggio anche nella dolina antistante (Cannarella 1979; Gherlizza, Halupca 1988).Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa è una della più famose caverne preistoriche del Carso triestino e si trova sul versante NE di una bella dolina che fa parte di un allineamento di depressioni, coltivate fino al periodo prebellico. L'ampio portale si apre sul fianco sinistro di uno sprofondamento, limitato da rocce verticali, derivato dal crollo della volta di un tratto della cavità. Sul lato opposto infatti il sistema sotterraneo riprende con un passaggio che attraversa uno sperone calcareo, sboccando in un altro relitto di cavità, la Grotta presso Bristie (475/1095VG).
La grotta è composta da due caverne separate da una strozzatura; la più interna ha il suolo argilloso e sulla destra si sviluppa un complesso di bassi cunicoli dal fondo terroso: sulla volta dei due ambienti si notano massicce stalattiti biancastre di consistenza gessosa, quasi tutte tronche.
La cavità, indicata in passato con i nomi di Spelonca del Ferro e Caverna del Muschio, è nota ora come Grotta Moser, in quanto scoperta e scavata dal famoso ricercatore austriaco. Questi eseguì nel 1898 una campagna di scavi assieme a G.A.Perco, rinvenendo alcune cassette di pietra con resti umani ed oggetti di ferro, allora attribuiti al neolitico; dalle poche notizie pubblicate si può invece dedurre che si trattava di sepolture di età romana.
Dal 1966 al 1968 alcuni privati hanno eseguito, nel vestibolo della caverna e nella dolina antistante, estesi e profondi scavi, sull'esito dei quali nulla è stato pubblicato; sembra tuttavia che i livelli più profondi abbiano dato reperti del periodo mesolitico, finora ritrovati in poche altre grotte preistoriche del Carso triestino, nelle quali sono stati condotti lavori sistematici e profondi.
In precedenti pubblicazioni la Grotta presso Samatorza (424/561VG) è stata erroneamente identificata con questa grotta.
Bibliografia
Paolo Paronuzzi
Museo di Storia Naturale di Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 107-114, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella grotta del Muschio o Moser (dal nome dello scavatore che vi condusse le prime ricerche archeologiche), oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.
Fabec T.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (2003)
Collocazione: Arheološki Vestnik, 54: 73-122, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore, nel suo articolo, presenta la questione della neolitizzazione del Carso sulla base dei dati editi, presentando i dati storico-archeologici e ambientali.
Moser L. K. (1910)
Collocazione: Globus, illustrierte Zeitschrift für Länder und Völkerkunde,Braunschweig, 97/24: 373-378, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nota sui ritrovamenti preistorici effettuati in alcune grotte del comune di Aurisina.
Perko G.A.
Club Touristi Triestini (1896)
Collocazione: Il Tourista, 3 (2): 15, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve passeggiata archeologica nei dintorni di Aurisina.
Moser K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1903)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 33: 69-75, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presa in esame una serie di grotte poste tra Gabrovizza e Aurisina (grotta delle Radici, del Pettirosso, grotta a N di S. Croce e grotta Moser).
Bernardini F., Betic A.
Università del Litorale, Centro di ricerche scientifiche di Capodistria (2001)
Collocazione: Annales. Annali di Studi istriani e mediterranei. Series Historia et Sociologia, 11, 1 (24): 181-186, Koper (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Gli autori illustrano la storia delle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dalla loro formazione fino al lavoro di riscoperta, riordino e catalogazione. La ricerca ha permesso di individuare un interessante insieme di reperti provenienti da scavi diretti da L. K. Moser. Si tratta per lo più di reperti, soprattutto archeozoologici, scoperti nella grotta del Pettirosso
Barfield L.H.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1999)
Collocazione: Atti della Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia, 11 (1997-1998): 19-62,, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Vengono qui pubblicati tutti i materiali conservati presso il Museo di Storia Naturale di Vienna portati alla luce da Moser durante gli scavi condotti nella Caverna del Pettirosso, nella Grotta del Muschio, nella Grotta Teresiana e nella Cotariova. si tratta di reperti inquadrabili al Neolitico antico di Vla
Montagnari Kokelj E., Crismani A.
Associazione Nazionale per Aquileia (1993)
Collocazione: Aquileia Nostra, 64: 10-66, Aquileia (Udine)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio viene preso in esame la presenza del vaso a quattro gambe nel territorio carsico. Nel catalogo, per ogni frammento viene fornita una dettagliata descricione con provenienza, bibliografia e disegno e/o fotografia.
Cannarella D.
Il nostro Carso ed. (1968)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Il volume illustra il Carso sia dal punto di vista geologico e naturalistico sia da quello storico-archeologico. La parte dedicata alla presenza umana è suddivisa in capitoli relativi ai diversi periodi storici (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico ed Eneolitico, l'età del bronzo e l'età del ferro): dopo un inquadramento generale sul periodo fa seguito la storia delle ricerche e un approfondimento su alcuni siti (grotte e castellieri) di particolare rilevanza.
Moser L.K. (1899)
Collocazione: Schimpff editore, 129 pp., Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione delle ricerche compiute da Moser in numerose cavità del Carso triestino.
Perko G.A. (1907)
Collocazione: Globus, illustrierte Zeitschrift für Länder und Völkerkunde,Braunschweig, 92 (23): 359-365; 92 (24): 377-383, Braunschweig
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nei due articoli l'autore illustra il Carso e le sue peculiarità. Particolare rilievo viene data alla grotta Moser e a quella delle Torii di Slivia.
Barfield L.H.
Fundamenta (1972)
Collocazione: In: Die Anfange des Neolithikums vom Orient bis Nordeuropa, 7, A3: 182-216, Koln (D) – Wien (O)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nello studio l'autore analizza le culture neolitiche presenti in un ampio territorio compreso tra le tre Venezie e l'Emilia Romagna. In un paragrafo tratta la cultura carsica del Gruppo Vlaška illustrandone le caratteristiche e citando numerose grotte.
Perko G.A. (1906)
Collocazione: Il Tourista, 11 (1-4): 86-90, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Relazione degli scavi condotti dall'autore.
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.
Perko G.A. (1908)
Collocazione: Laibacher Zeitung, 222: 2069; 223: 2078-2079, Laibach
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nei due articoli l'autore presenta alcune grotte del comune di Aurisina che hanno restituiro materiale preistorico.
Boschian G., Montagnari Kokelj E.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Collocazione: In: Atti del Conv. Int. "Preistoria del Caput Adriae", Trieste novembre 1983, 40-50, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Lo studio si incentra sull'analisi dei fattori ambientali e socio-culturali che hanno condizionato le strategie di adattamento umano in età mesolitica.
Steffè De Piero G. (1978)
Collocazione: Quaderni di storia antica e di epigrafia, II, 5-30, Roma
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sulla base dello stato deglle ricerche dell'epoca viene delineato un quadro dei più antichi orizzonti cronologici documentati nelle grotte carsiche. Lo studio è focalizzato sull'annalisi delle ceramiche rinvenute nei depositi di alcune cavità.
Marzolini G., Paparella R.
Società per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli-Venezia Giulia (1988)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo gli autori danno notizia di una serie di rinvenimenti di interesse storico-archeologico effettuati sul territorio carsico. Tra essi si segnala il recupero di ceramica neolitica e di anfore romane nella grotta Lindner; di oggetti metallici e di una moneta nella grotta sul castelliere di Nivize; di oggetti in ferro e in ceramica nella grotta Moser; di monete romane e di frammenti di anfore nella Alexanderh
Paronuzzi P.
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Studi di Preistoria e Protostoria (2018)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono prese in esame le due sepolture individuate da Moser nella grotta a lui intitolata. In base a confronti con depositi di altre cavità carsiche sottoposte a datazione al C14, nelle quali è presente una simile associazione di manufatti litici e in osso e la fauna, è possibile datare le sepolture ad una fase recente del Sauveterriano compresa tra 7600/7500 e 7000/6900 cal. a.C.
Crismani A.
Origines. Studi e materiali pubblicati a cura dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Soprintendenza al Museo Preistorico Etnografico “L. Pigorini” (2004)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Breve scheda di sito con bibliografia.
Perko G.A. (1907)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene descritta la grotta Moser e le ricerche condotte da C. Moser alla fine dell'Ottocento.
Moser L.K. (1909)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore illustra dieci anni di ricerche condotte nelle cavità del Carso triestino.
Ruaro-Loseri L.
Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (1984)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Panoramica sullo stato delle ricerche nei siti pre- e protostorici del Friuli-Venezia Giulia. Tra i contesti del Friuli oggetto di indagini sistematiche in anni recenti vengono menzionati, oltre a diverse stazioni all'aperto, anche le Grotte Verdi di Pradis e il Riparo di Biarzo. Nella discussione l'A. fa anche riferimento al più ampio quadro delle problematiche legislative connesse agli aspetti organizzativi delle ricerche territoriali e a quelle inerenti la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico verificatesi a seguito della recente istituzione (dal gennaio 1982) di una Soprintendenza archeologica operativa a livello regionale.
Pino Guidi e Manuela Montagnari Kokelj
Commissione Grotte Eugenio Boegan (C.G.E.B.) - Trieste (2022)
Collocazione: in Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Volume n.51 pp. 61 - 101
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2022/12/Articolo-4_AM_51.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia