Nomi e numeri catastali
Nome principale: Riparo Giulio
Numero catasto: 4276
Numero catasto locale: 5356VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 8 m
Profondità: 3 m
Dislivello totale: 3 m
Quota fondo: 157 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,76384305
Lon. WGS84: 13,67023406
Est RDN2008/UTM 33N: 396596.207
Nord RDN2008/UTM 33N: 5068669.177
Quota ingresso (s.l.m.): 160 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Tipologia terreno calpestabile: roccioso affiorante/subaffiorante
Grotta turistica: No
Concrezionamento: scarso / assente
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,76384305
Lon. WGS84: 13,67023406
Quota ingresso: 160 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1983Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: A Strato: A 20 cm dalla superficie Cronologia: Età romana-Medioevo Periodo: IV-VI sec. d.C.
Materiali
Ceramici: 40 frammenti di olle in ceramica grezza con decorazioni a linee ondulate e oblique (2 di questi, ritrovati però nei livelli sottostanti, sono fondi con al centro un motivo a ruota in rilievo)
Antropologici: frammenti di cranio e di emimandibola destra di individuo giovane.
Bibliografia: Durigon 1999, Marzolini 1984
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
I resti umani furono rinvenuti fra i massi di crollo e la parete della dolina insieme a ceramica al tornio, confrontata da Marzolini (1984, p. 66) con quella associata alla sepoltura della grotta del Pettine (VG 3890) e ritenuta da Durigon (1989, p. 108) tardoantica e medioevale.Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Settore: A Strato: livelli sottostanti lo strato con resti umani Cronologia: preistoria Periodo: neolitico tardo-età del rame
Materiali
Ceramici: 1 scodella con orlo appiattito decorato da impressioni puntiformi; 1 frammento di vaso con fori sotto l'orlo (colatoio?); 1 frammento di parete con ansa subcutanea
Litici: 1 punta di freccia e 1 lama in selce; 1 lisciatoio in arenaria
Bibliografia: Marzolini 1984
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Anche altri resti ceramici, descritti ma non illustrati, potrebbero essere pre-protostorici. Forse associati a questi materiali furono rinvenuti anche 1 falange d'orso e resti di molluschi (patelle e monodonte).Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: A e B Strato: livelli sottostanti lo strato con resti umani (A); strato di circa 50 cm dalla superficie (B) Cronologia: età romana
Materiali
Ceramici: pochi frammenti di pareti di 2 anfore e 1 vaso a pareti sottili (A); frammenti di embrici (B)
Metallici: 1 moneta non determinata (v.note)
Bibliografia: Durigon 1999; Marzolini 1984
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati (tranne la moneta romana)
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Nello scavo del 1983 nel settore B fu rinvenuta anche 1 moneta ungherese del 1550, mentre due anni dopo nella stessa zona furono raccolte 1 moneta romana non determinata e 2 monete datate al 1736 (Durigon 1999, p. 108).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si tratta di un largo baratro, allungato e poco profondo, circondato da rocce dirupate, al quale si scende da N, lungo un solco che va a sboccare nella depressione attraverso un portale formato da grandi blocchi. Dagli altri lati l'accesso risulta difficile, salvo da quello SW che è possibile però solo per un passaggio obbligato in una sorta di labirinto tra affioramenti calcarei.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il fondo del baratro, o dolina di crollo, è in parte occupato da massi di grandi proporzioni; le pareti E ed W hanno, alla base, due brevi rientranze, oggetto negli anni '80 di uno scavo da parte del Gruppo Ricerche di Paleontologia Umana della Associazione XXX Ottobre.
NOTE
Nel riparo E sono stati trovati, a 20 cm di profondità, alcuni frammenti di cranio umano e una emimandibola destra con tre denti (due molari ed un premolare) appartenenti ad un individuo giovane. Lo stesso livello ha dato vari frammenti di ceramica lavorata al tornio. Negli strati sottostanti erano presenti cocci dell'età dei Castellieri e dell'Eneolitico, una lama ed una punta di freccia in selce. A maggior profondità sono stati raccolti una falange d'orso e valve di frutti di mare (monodonte, patelle e conus).
Nel riparo W è stato fatto solo un piccolo assaggio fino a 50cm di profondità, rinvenendo una moneta ungherese datata 1550 ed alcuni frammenti di embrici romani. Il 23-11-1985 è stato fatto un altro scavo nel quale sono state trovate altre tre monete: una romana e due datate 1736.
La presenza di resti archeologici va messa in relazione con il Castelliere di Slivia, distante appena 250m, e della vicinissima Russa Spila (o Rauberloch, Caverna dei Ladroni -152/301VG-), grotta preistorica quasi interamente distrutta da una cava di pietra.
Bibliografia
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1984)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre, 7: 63-73, Trieste
Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-vii-1984/
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si segnala la scoperta di nuovi insediamenti preistorici in grotte del Carso triestino. Si ttratta del riparo Giulio, poco distante dal castelliere di Slivia, e della grotta della Cava o riparo delle Vipere. Per entrambe le cavità viene fornita la planimetria e una breve descrizione dei manufatti e dei resti faunistici raccolti.