Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Sottomonte
Numero catasto: 412
Numero catasto locale: 2434VG
Numero totale ingressi: 2
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 97 m
Profondità: 55 m
Dislivello totale: 55 m
Quota fondo: 268 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 10/05/2005
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Monrupino / Repentabor Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,70543551 Lon. WGS84: 13,82713639 Est RDN2008/UTM 33N: 408701.889 Nord RDN2008/UTM 33N: 5061989.093 Quota ingresso: 323 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 5.000-10.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Tratti verticali e orizzontali alternati
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: m
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,70543551
Lon. WGS84: 13,82713639
Quota ingresso: 323 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Ingresso 2
Lat. WGS84: 45,7054547
Lon. WGS84: 13,82725161
Quota ingresso: 323 m s.l.m.
Archeologia
Data
1925Autore
Raffaello BattagliaConservati
SiPubblicati
SiIndagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Presso l'entrata sotto la parete destra (trincea A) e sotto la parete opposta (trincea B). Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: (Età del rame) età del bronzo-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 ansa a maniglia; 1 frammento di parete di vaso con tre cordoni impressi paralleli* e numerosi altri frammenti con decorazione applicata.
Litici: 1 macinello in calcare; 4 coti/lisciatoi in calcare/arenaria.
Revisione materiali: "Raffaello Battaglia 2013"
Bibliografia: Battaglia 1927; Betic 2006-07; "Raffaello Battaglia 2013"
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati (vedi Note)
Denominazione deposito: Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell'Universita' di Padova
Indirizzo deposito: Via Orto Botanico 15, Padova
Note
Battaglia (1927, p. 6) scrive: "Presso l'entrata, sotto la parete destra, era già aperta una trincea, iniziata - se non erro - dal compianto dott. Marchesetti e continuata da alcuni dei soliti guastatori". Battaglia (ibidem, p. 8) conclude la presentazione delle sue indagini scrivendo che "Alla superficie del suolo si raccolse... un pezzo di vaso (un orlo) del periodo La Tène e un coltello di ferro". I materiali qui descritti - ad eccezione del reperto segnalato con *, unico con l'indicazione "Grotta Sottomonte" - sono conservati nella collezione Battaglia di Padova con la dicitura "grotta Rossa presso Fernetich". La ri-attribuzione al contesto in esame si deve a Betic (2006-07, p. 53-57), e, se corretta, dello stesso contesto farebbe parte anche un frammento di orlo databile al periodo altomedievale.Data
1964-65Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
SiPubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Settore: Cavernetta oltre il cunicolo al fondo del vano principale e caverna sottostante un pozzo di 20 m.
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo:
Materiali
Ceramici: recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 bugnetta tondeggiante; 2 fondi piani, di cui 1 con accenno di tacco.
Litici: 1 ascia forata in pietra levigata (caverna sotto il pozzo).
Bibliografia: Cannarella 1979; Archivio Sop. Arch. FVG; Danielis 2010-11
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Secondo Cannarella i frammenti fittili potrebbero risalire all'età dei metalli, mentre l'ascia - evidentemente caduta dall'alto - all'età del rame. L’attribuzione della ceramica (fatta eccezione per pochi frammenti romani e medievali) è confermata dalla revisione dei materiali conservati fatta da Danielis; l’ascia, invece, non è stata rintracciata.Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
La prima parte di questa cavità era nota fin dall'altro secolo, ma soltanto nel giugno 1965 venne scoperto il ramo inferiore. L'ostruzione del passaggio che porta a tale ramo, deve comunque risalire ad un epoca relativamente recente, e si deduce ciò dal rinvenimento alla profondità di 50m, di un'ascia preistorica di pietra vulcanica, e dalla scarsa consistenza del materiale che occultava il passaggio alla parte ignota.
Nella suggestiva caverna iniziale si notano ancora degli scavi eseguiti dal Marchesetti e dal Battaglia, oltre che dai soliti anonimi cercatori di oggetti preistorici, tantochè in terreno si presenta ancora quasi ovunque sconvolto e costellato di buche.
All'estremità destra si innalza un camino, con diaframmi rocciosi e nicchie concrezionate, mentre la nuova diramazione si apre sul lato opposto della caverna; la scoperta è dovuta ad una leggera corrente d'aria che saliva tra la parete ed i detriti. Si scende per un piccolo salto costituito da una frana instabile, solo in parte consolidata da piccole colate, e si giunge in una cavernetta adorna di bizzarre stalattiti, dove vennero rinvenuti alcuni cocci, uno stretto cunicolo ed un pozzo di 20m portano quindi in un altro vano dalle pareti costituite in gran parte da una breccia minuta. Qui venne trovata in superficie l'ascia preistorica. Attraverso un passaggio basso e fangoso ed una galleria nella quale ci sono alcuni massi di frana, si arriva nella caverna finale che, in netto contrasto con i vani precedenti, è riccamente adorna di belle concrezioni e gruppi di stalagmiti.
La grotta presenta, nel tratto iniziale, le caratteristiche di un tipico inghiottitoio, ma la parte recentemente scoperta rivela che si tratta in realtà di una cavità originata da alcune fratture principali orientate NE-SW e da fratture minori disposte N-S.
Bibliografia
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 147-155, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella grotta Sottomonte, oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.
Bernardini F., Montagnari Kokelj E., Velušček A.
BAR. British Archaeological Reports. International series. Archaeopress (2009)
Collocazione: In: Forenbaher S. (a cura di), A connecting Sea: Maritime Interaction in Adriatic Prehistory , 230: 47-57, Oxford (UK)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo si presentano i risultati delle analisi archeometriche eseguite su asce in pietra rinvenute nella regione adriatica nord-occidentale. Lo studio vuole individuare i bacini di approviggionamento della pietra utilizzata per i manufatti.
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.
Montagnari Kokelj E.
Commissione Grotte “Eugenio Boegan” (2001)
Collocazione: Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, 38 (2000): 71-86, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Viene presentato lo stato della ricerca sulle asce lavorate in pietra verde. Dopo le analisi petrografiche, condotte su alcuni esemplari, è stato possibile formulare l'ipotesi che tra Neolitico e post-Neoliticoci fu un netto cambiamento delle fonti di approvvigionamento.
D’Amico C., Ghedini M., Micheli R., Montagnari Kokelj E.,
Omega ed. (1996)
Collocazione: In: Venturino Gambari M. (a cura di): Le vie della pietra verde. L’industria pietra levigata nella preistoria dell’Italia settentrionale, Catalogo della Mostra (Torino-Alba 1996), 229-238, Torino
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo vengono presentate le asce forate note del Friuli Venezia Giulia e i loro contesti di ritrovamento, una prima ipotesi di catalogazione su base tipologica e i risultati preliminari delle analisi litologiche. Tra le asce prese in esame ci sono alcune provenienti, spesso da contesto stratigrafico dubbio, da grotte del Carso triestino (grotta delle Gallerie, grotta Gigante, grotta Sottomonte, grotta dei Ciclami, grotta Cotariova, grotta Azzurra e grotta del Mitreo).
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.
Battaglia R.
Istituto Italiano di Speleologia (1927)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Ad una breve premessa sullo studio delle caverne neolitiche del Carso l’A. fa seguire l’esposizione dei risultati delle ricerche da lui effettuate negli anni 1925-1926 in alcune caverne della zona di Fernetti nonché dei materiali provenienti dagli scavi effettuati prima della Grande Guerra da Eugenio Neumann. Descrizione sintetica per alcune (grotta della Finestra, grotta del monte Orsario, grotta degli Sterpi, grotta del Frassino), più dettagliata per altre (grotta Sottomonte, caverna delle tre Querce). Oltre all'illustrazione della ceramica vengono descritti alcuni strumenti in osso (un fischietto, quattro aghi da rete, una punta di giavellotto). Nella discussione sugli stessi il Battaglia fa notare dapprima la scarsa o nulla presenza di avanzi di conchiglie marine nelle grotte di Fernetti (resti di pasto presenti invece in altre località del Carso triestino - Gabrovizza, Aurisina, e della Val Rosandra), ed avanza quindi l'ipotesi che le reti dei neolitici fossero usate anche per la caccia. Il lavoro è corredato da numerose fotografie, una cartina con l'ubicazione delle grotte citate e varie illustrazioni dei reperti.
Bernardini F., De Min A., Eichert D., Alberti A., Demarchi G., Velušček A., Tuniz C., Montagnari Kokelj E.
Wiley-Blackwell (2011)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell a dettagliata analisi dei materiali usati per produrre asce in pietra nell'area del Caput Adriae durante il passaggio tra Neolitico ed età del rame viene preso in esame anche un esemplare rinvenuto nella grotta Sottomonte.
Bernardini F., Montagnari Kokelj E., Sodini N., Dreossi D., Favretto S., Demarchi G., Alberti A., Princivalle F.
World Scientific (2010)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Tra le asce prese in esame vi è anche un'esemplare proveniente dalla grotta Sottomonte nel Carso triestino.
Pino Guidi e Manuela Montagnari Kokelj
Commissione Grotte Eugenio Boegan (C.G.E.B.) - Trieste (2022)
Collocazione: in Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” Volume n.51 pp. 61 - 101
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2022/12/Articolo-4_AM_51.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia