Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna ad E di Gabrovizza
Numero catasto: 369
Numero catasto locale: 1273VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 50 m
Profondità: 11,5 m
Dislivello totale: 11,5 m
Quota fondo: 207,5 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 02/06/2011
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,72482389
Lon. WGS84: 13,74112557
Est RDN2008/UTM 33N: 402040.541
Nord RDN2008/UTM 33N: 5064244.864
Quota ingresso: 219 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 700 m
Tipologia terreno calpestabile: ghiaioso prevalente
Crolli recenti: Sì Cavità attrezzata: No Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,72482389
Lon. WGS84: 13,74112557
Quota ingresso: 219 m s.l.m.
Morfologia: fondo dolina
Terreno superficie esterna: massi e/ ciottoli prevalenti
Archeologia
Data
post 1923Autore
?Conservati
NoPubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Protostoria?
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati
Paleontologici: resti non determinati
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988
Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
Il versante meridionale di una grande dolina alberata è costituito da una parete fortemente strapiombante che forma un vastissimo riparo, simile a quello, molto più piccolo, della Grotta Cotariowa (151/264VG).
Il Battelini lo rilevò per la prima volta nel 1923 e successivamente furono eseguiti alcuni scavi a ridosso della parete. Venne così scoperto un passaggio malagevole che conduce ad una bassa caverna il cui suolo è costituito da un sottile crostello calcitico, che copre un grande deposito argilloso ricco di ossa di animali, mentre una selva di piccole stalattiti candide adorna la volta.
La cavità è il misero resto di un gigantesco inghiottitoio, ed il solco scavato dal corso d'acqua che vi si inabissava si estende, ancora ben evidente, verso Nord.
Bibliografia
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