Nomi e numeri catastali
Nome principale: Piccola Pocala
Numero catasto: 334
Numero catasto locale: 529VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 28,5 m
Profondità: 4 m
Dislivello totale: 4 m
Quota fondo: 275 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/08/2001
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: San Dorligo della Valle / Dolina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,62095569 Lon. WGS84: 13,87657542 Est RDN2008/UTM 33N: 412418.67 Nord RDN2008/UTM 33N: 5052548.195 Quota ingresso: 279 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Val Rosandra (A) Morfologia: valle Geomorfologia: ripiano – terrazzo Idrologia: corso d'acqua perenne (attuale) Contesto attuale: antropizzato Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 31 m
Tipologia terreno calpestabile: roccioso affiorante/subaffiorante
Crolli recenti: Sì Cavità attrezzata: No Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,62095569
Lon. WGS84: 13,87657542
Quota ingresso: 279 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: ghiaioso prevalente
Archeologia
Data
1958Autore
Giorgio MarzoliniConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Area indagine: parziale
Cronologia: Pleistocene
Periodo: Pleistocene superiore
Materiali
Paleontologici: aRTIODACTYLA: Capra ibex, Cervus elaphus, Sus scrofa CARNIVORA: Canis lupus, Martes martes, Panthera leo, Ursus spelaeus, Ursus cf. arctos, Vulpes vulpes
Bibliografia: Cannarella 1979; Gherlizza, Halupca 1988
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
Indirizzo deposito: Via dei Tominz 4, Trieste
Note
Nel 1886 Moser descrisse la grotta e menzionò i numerosi resti di animali dell'era glaciale (Flego, Župančič 2012, p. 159).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre sulla parete rocciosa presso la seconda galleria della Val Rosandra, pochi metri sopra la ex linea ferroviaria Trieste-Erpelle , ora pista ciclopedonale Cottur.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dopo un primo vano, oltrepassato un ponte naturale, si incontra una galleria costituita da una strettissima ed alta fessura, lungo la quale si scende percorrendo dei piccoli gradini formati da sassi incastrati tra le pareti; la parte terminale della cavità è un po' più ampia ed il suolo è costituito da un banco di argille rosse, nelle quali nel 1958 Marzolini ha effettuato uno scavo ricavando numerosi resti di orso, cervo, cavallo, ghiottone ed una mandibola di leone. Poichè la grotta è stata messa in luce con lo scavo della trincea ferroviaria e date le piccole dimensioni della galleria, è probabile che tali resti siano stati qui trascinati dalle acque che percorrevano un tempo la cavità attraverso un ingresso oggi scomparso.
Bibliografia
Maurizio Radacich
Italo Svevo (2009)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica
Indici: Archeologia, Guide e narrativa, Leggende, folklore, culto
Keyword: San Lorenzo, Animali
Ritrovamenti di resti animali.
Moser C.
Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club (1886)
Collocazione: Mittheilungen der Section für Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club, 5 (2): 17-19, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore descrive alcune cavità scoperte lungo la linea ferroviaria Trieste-Erpelle-Cosina