Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna in Val Rosandra
Nome principale sloveno: Pečina pri Rakniku
Numero catasto: 292
Numero catasto locale: 425VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 9 m
Dislivello totale: 0 m
Quota fondo: 270 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 17/10/2021
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: San Dorligo della Valle / Dolina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,61654 Lon. WGS84: 13,88543 Est RDN2008/UTM 33N: 413102.143 Nord RDN2008/UTM 33N: 5052047.979 Quota ingresso: 280 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Val Rosandra (A) Morfologia: valle Geomorfologia: ripiano – terrazzo Idrologia: corso d'acqua perenne (attuale) Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 5000-10000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 28 m
Tipologia terreno calpestabile: ghiaioso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,61654
Lon. WGS84: 13,88543
Quota ingresso: 280 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1886Autore
Karl MoserConservati
-Pubblicati
-Note
Moser vi effettuò soltanto una visita, apparentemente senza fare alcun rinvenimento, ma scrisse che frammenti di vasi e resti di 2 scheletri furono consegnati al Museo di Storia Naturale di Trieste (Moser 1886a, citato in Flego, Župančič 2012, p. 158).Data
1913Autore
Carlo MarchesettiConservati
SiPubblicati
SiNote
Marchesetti avrebbe effettuato una ricognizione nella grotta, non seguita da uno scavo sistematico.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Materiali
Ceramici: scarsi frammenti non determinati.
Paleontologici: resti di fauna non determinati.
Bibliografia: Marchesetti 1914; Bernardini, Betic 2005;
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
Indirizzo deposito: Via dei Tominz 4, Trieste
Note
Alla ricognizione di Marchesetti andrebbero riferiti i reperti sopra citati.Data
1913Autore
Raffaello BattagliaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Preistoria
Periodo: Neolitico?
Materiali
Ceramici: resti di 3 vasi (vedi Note).
Litici: scarsi manufatti (vedi Note).
Antropologici: resti di 1 scheletro non in connessione anatomica (vedi Note).
Bibliografia: Battaglia, Cossiansich 1915; 'Raffaello Battaglia 2013'
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati?
Denominazione deposito: Musei di Trieste (Storia Naturale: resti umani; Storia ed Arte: 3 manufatti in selce illustrati in Battaglia 1920, p. 88); Collezione Battaglia: Centro di Ateneo per i Musei dell'Universita' di Padova (altri materiali)
Indirizzo deposito: Via dei Tominz 4, Trieste; Via Cattedrale 15, Trieste; Via Orto Botanico 15, Padova
Note
"Purtroppo, essendo la grotta già stata manomessa dai cerca-tesori, gran parte delle ossa andarono perdute... Tuttavia si poterono ricuperare alcuni frammenti del cranio... l'omero sinistro, un pezzo del radio, un frammento del bacino, una fibula, alcune falangi e altri frammenti. Codeste ossa si trovarono verso il fondo della caverna; mescolate ad esse si rinvennero tre coltellini di selce, una cuspide amigdaloide di giavellotto, un pezzo piramidale, pure di selce ed un lisciatoio di granito. Il prodotto della ceramica si riduce soltanto ai resti di tre vasi, tutti di pasta grossolana..." (Battaglia, Cossiansich 1915, p. 35).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
Seguendo lo stesso percorso per raggiungere la Grotta Martina (4910/5640VG), si prosegue dalla stessa per una trentina di metri lungo la stessa traccia che si mantiene in quota. L'ingresso della cavità si trova sulla sinistra sotto ad una balza rocciosa.
Descrizione dei vani interni della cavità
Nel corso della campagna di scavi alla Grotta delle Gallerie (290/420VG), il Battaglia fu informato dell'esistenza nelle vicinanze di una piccola caverna, nella quale erano stati raccolti dei resti scheletrici. Il suolo della grotta apparve alquanto rimaneggiato, tuttavia lo scavo praticato dall'illustre studioso a ridosso della parete sinistra mise in luce, frammiste a terriccio nerastro, alcune ossa umane, tra le quali un pezzo di calotta cranica, un omero, l'ileo sinistro, una fibula ed alcune falangi. Assieme a queste vennero raccolti vari cocci ed arnesi di selce, in tutto analoghi a quelli rinvenuti nel deposito antropozoico della Grotta delle Gallerie; è probabile pertanto che l'inumato, forse un capo, facesse parte della comunità insediata in questa notissima grotta preistorica.
La Caverna in Val Rosandra è conosciuta anche col nome di Caverna del Turco, in quanto i locali preferiscono credere che le ossa appartenevano ad un saraceno ucciso durante una scorreria nella zona e qui seppellito assieme al suo bottino. E' probabile che la tomba sia stata sconvolta proprio da chi cercava oggetti preziosi.
Sulla parete rocciosa sovrastante la Caverna in Val Rosandra si apre la 928/4137VG (Pozzetto sopra la Grotta del Tasso), il cui fondo si trova, spostato verso Ovest, a breve distanza dalla volta della Caverna in Val Rosandra.
Bibliografia
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 226-228, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella cavernetta del Tasso (nota anche come "caverna di Val Rosandra"), oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.
Leben F.
Inštitut za arheologijo ZRC SAZU (1978)
Collocazione: Arheološki vestnik, 29: 13-35, Ljubljana (Slo)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo l'autore offre una rassegna riassuntiva sulla vita spirituale e materiale degli uomini tra il Neolitico e l'età del ferro nel territorio delle Alpi sudorientali. Sono presi in esame i rinvenimenti di sepolture o resti scheletrici e di oggetti di culto, motli riguardano grotte del Carso.
Battaglia R.
Società Alpina delle Giulie (1920)
Collocazione: Alpi Giulie, 22 (4): 23-26, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nota, inserita nella relazione catastale del Boegan, sulle conoscenze dei siti funerari degli antichi abitanti della Carsia (ritrovamenti del Neumann alla grotta delle Gallerie, segnalazioni varie del Moser), seguita dalla descrizione della Caverna in Val Rosandra (annesso rilievo) e delle ossa umane e del corredo funerario (coltellini in selce, frammenti di ceramica) rinvenutivi che reputa poter essere appartenuti alle famiglie che abitavano nella vicina Grotta delle Gallerie. Contiene pure un accenno al ritrovamento di ossa umane in una cavernetta aperta presso la ferrovia durante i lavori per la costruzione della stessa.
Marchesetti (de) C.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1914)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 14: 50-51, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Vengono brevemente illustrati i risultati delle indagini condotte nella Grotta del Tasso (oggi Caverna in Val Rosandra) e nella Grotta delle Finestre (nota con il nome di Grotta delle Gallerie), nel comune di San Dorligo della Valle, con la desrizione degli oggetti portati alla luce duranti gli scavi.
Moser C.
Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club (1886)
Collocazione: Mittheilungen der Section für Höhlenkunde des Österreichischen Touristen-Club, 5 (2): 17-19, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore descrive alcune cavità scoperte lungo la linea ferroviaria Trieste-Erpelle-Cosina
Boegan E.
Società Alpina delle Giulie (1920)
Collocazione: Alpi Giulie, 22 (4): 19-26, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nella relazione sulle indagini speleologiche condotte in diverse grotte del Carso triestino vengono illustrate quelle eseguite da R. Battaglia nella caverna in Val Rosanda che ha portato alla scoperta di una sepoltura con corredo di strumenti litici, frammenti ceramici e resti di fauna.
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.
Battaglia R., Cossiansich M. (1915)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Brevi note sui castellieri di Montebello e S. Vito e sulla necropoli di S. Servolo, seguite dalla descrizione dei materiali rinvenuti nel corso degli scavi condotti nella grotta delle Gallerie e in quella del Tasso nella Val Rosandra; chiudono il lavoro notizie su reperti provenienti da altre piccole cavità del Carso (Grotta dei Cinque Busi, Cav. delle Selci-grotta Nera, Wlacha Jama, Pochala) e nella “Vedetta Romana” (crinale della Val Rosandra).
Stanko Flego - Matej Župančič
Narodna in studijska knjiznica Trst - Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste (1991)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia