Nomi e numeri catastali
Nome principale: Tane de Volp di Borgnano
Numero catasto: 2774
Numero catasto locale: 3145FR
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 39,5 m
Profondità: 5 m
Dislivello totale: 5 m
Quota fondo: 35 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 13/04/2006
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Cormons Area provinciale: Gorizia Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,92963889 Lon. WGS84: 13,43991667 Est RDN2008/UTM 33N: 379046.573 Nord RDN2008/UTM 33N: 5087413.211 Quota ingresso: 40 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Alta pianura friulana
Area carsica: Medea (A) Morfologia: rilievo collinare Geomorfologia: rilievo isolato Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: >10.000 m Distanza da fonte d'acqua: >1.000 m Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Semplice inclinata discendente
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 200 m2 m
Tipologia terreno calpestabile: depositi di crollo antichi e/o concrezioni
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,92963889
Lon. WGS84: 13,43991667
Quota ingresso: 40 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Archeologia
Data
Inizi del NovecentoAutore
Circolo Speleologico e Idrologico FriulanoConservati
SiPubblicati
SiNote
Recupero di resti faunistici. La raccolta dei materiali, non è chiaro se avvenuta in occasione di uno o più interventi, in base a quanto affermato da M. Gortani (1908, p. 1) nell'incipit del suo contributo può essere solo genericamente riferita al primo decennio di attività dei soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano dalla fondazione del Circolo (1897-1907).Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Area indagine: parziale
Cronologia: Olocene
Periodo: attuale?
Materiali
Paleontologici: resti di Lepus timidus e Felis catus (già Felis domesticus).
Bibliografia: Bressan 1987a; De Gasperi 1916; Gortani 1908.
Depositi materiale
Situazione dei materiali: parzialmente conservati
Denominazione deposito: Museo Friulano di Storia Naturale via Sabbadini
Indirizzo deposito: n. 22-32, 33100-Udine
Note
In base alla descrizione (Bressan 1987a, pp. 36-37) i reperti attualmente conservati al Museo Friulano di Storia Naturale corrispondono solo parzialmente a quelli descritti da M. Gortani (1908).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si apre lungo una scarpata rocciosa ai piedi della Chiesa di santa Fosca di Borgnano, in direzione Sud. La zona è interessata da una fitta vegetazione di rovi ed arbusti.
Descrizione dei vani interni della cavità
E' una grotta di modeste dimensioni, molto interessante per le numerose incrostazioni calcitiche color rossastro presenti, grazie ad infiltrazioni dai sovrastanti terreni ricchi di sali di ferro.
Gli abitanti di Borgnano affermano che la grotta era molto più lunga dell'attuale (aveva uno sviluppo di 45m) ma, dopo la 2° Guerra mondiale fu parzialmente distrutta.
La grotta è stata catastata con il nome di TANE DE VOLP DI BORGNANO (2774/3145 FR) ma in realtà sotto questo nome sono state messe a catasto tre grotte ben distinte e non comunicanti tra loro. Pertanto riteniamo che esse vadano catastale singolarmente, per questo motivo abbiamo assegnato loro la denominazione di "Grotta 1 ° - 2° e 3°".
La cavità era stata catastata anche col n° FR 36 BIS.
Bibliografia
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Bressan F.
Museo Friulano di Storia Naturale (1987)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Catalogo analitico dei reperti osteologici presenti nelle collezioni museali, suddivisi in base alla località di provenienza e alla relativa specie di appartenenza. Numerose sono le località in grotta comprese nello studio, oggetto di indagini da parte del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano sin dalla fine dell'Ottocento. Nelle premesse introduttive si sottolineano le gravi lacune documentarie che contraddistinguono i vari repertori faunistic, giunti in museo privi di dati contestuali e stratigrafici a causa della natura non sistematica delle indagini di scavo al tempo condotte.