Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna presso Visogliano
Numero catasto: 1578
Numero catasto locale: 4482VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 8 m
Profondità: 1,5 m
Dislivello totale: 1,5 m
Quota fondo: 143,5 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 45,77898915
Lon. WGS84: 13,64857282
Est RDN2008/UTM 33N: 394940.264
Nord RDN2008/UTM 33N: 5070380.175
Quota ingresso (s.l.m.): 145 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: antropizzato Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: 41 m
Tipologia terreno calpestabile: roccioso affiorante/subaffiorante
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota sulla destra della grotta la presenza di una stretta apertura che è stata scavata recentemente e che porta ad un angusto locale
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,77898915
Lon. WGS84: 13,64857282
Quota ingresso: 145 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1966Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Area indagine: parziale
Strato: - 120 cm dalla superficie
Cronologia: preistoria-protostoria
Periodo: età del rame-inizi età del bronzo?
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a collo verticale, con 3 solcature lineari parallele sotto l'orlo e una fascia decorata a linee incise parallele che si intersecano sulla spalla (rinvenuto fortemente cementato dalla calcite che lo riempiva completamente)
Bibliografia: Cannarella 1975-77; Marzolini 1969A
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Il livello era composto da grandi massi di crollo della volta saldati da concrezioni calcitiche.Data
1966Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Strato: - 90-40 cm dalla superficie Cronologia: protostoria Periodo: età del bronzo-età del ferro Attribuzione culturale: castellieri
Materiali
Ceramici: "resti di ceramica dei castellieri nella fase più recente" (Marzolini 1969, p. 85): 29 orli, 1 orlo forse di ciotola a profilo carenato, gli altri di recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 ansa a maniglia e alcune prese; 12 fondi piatti
Bibliografia: Cannarella 1975-77; Marzolini 1969A
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Data
1966Autore
Associazione XXX Ottobre - Gruppo Ricerche di Paleontologia UmanaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Strato: - 40 cm dalla superficie Cronologia: età romana
Materiali
Ceramici: "un'anfora vinaria che, stando alla classificazione del Dressel, dovrebbe appartenere alla fine del periodo repubblicano" (Marzolini 1969, p. 85), completamente ricostruibile, e pochi altri frammenti non determinati
Bibliografia: Cannarella 1975-77; Marzolini 1969A
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La caverna si trova nel giardino di una villa poco distante dalla strada che da Visogliano conduce a Malchina.
Descrizione dei vani interni della cavità
1578/4482:
la cavità in origine era completamente occupata da depositi di riempimento.
Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce resti di ceramiche ed altri interessanti reperti.
Bibliografia
Montagnari Kokelj M., Bernardini F., Leghissa E.
Civici Musei di Udine, Museo Archeologico e Museo Friulano di Storia Naturale. Lithostampa ed. (2020)
Collocazione: In: Muscio G., Visentini P. (a cura di), Antichi abitatori delle grotte in Friuli. La Preistoria nelle cavità delle Prealpi Giulie, Catalogo della Mostra, Castello di Udine marzo 2021- febbraio 2022, 211-225, Pasian di Prato (UD)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si ripercorre la storia delle ricerche succedutesi tra la fine dell’Ottocento e gli anni Ottanta del Novecento nelle numerose cavità (ca. 3100 grotte/inghiottitoi/ripari di cui almeno 180 con evidenze di tipo archeologico e/o paleontologico) del Carso triestino, rientrante nel cd. Carso Classico, in cui a finalità di tipo speleologico si unirono ben presto anche specifici interessi paletnologici. In molti casi i complessi di materiali emersi dagli scavi rimasero completamente inediti sino ai primi anni Novanta del secolo scorso, quando ebbe inizio la sistematica revisione e relativa pubblicazione dei materiali preistorici ma anche romani e medievali rinvenuti, oggi comprendente almeno 30 cavità. Dal momento che tra le finalità di tali revisioni vi era, insieme all’acquisizione di nuove conoscenze sulla cultura materiale, anche la comprensione delle dinamiche insediative attuatesi in area carsica in antico, negli stessi anni venne avviato un progetto geo-archeologico multidisciplinare denominato “Progetto Grotte” che portò, tra i principali esiti, alla realizzazione del “Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche” (o C.R.I.G.A.), dal 2011 reso accessibile in rete. In anni più recenti nell’area in oggetto hanno conosciuto interessanti sviluppi gli studi relativi ad uno specifico periodo della Preistoria, l’Eneolitico (IV-III millennio a.C.), durante il quale nel Carso triestino (come nel precedente Neolitico) sembrano sussistere, soprattutto in relazione alla produzione ceramica, numerosi e significativi confronti con le regioni orientali (Cultura di Vučedol, Cultura di Ljubljansko barje) più che con i contesti coevi dell’Italia settentrionale. Oltre a discutere criticamente le problematiche di ordine teorico-metodologico sottese all’inquadramento crono-culturale del periodo, ben esemplificate dalla ricostruzione della sequenza cronologica relativa basata sugli stili ceramici (vs periodi e culture archeologiche sensu Forenbaher 2018), l’A. sottolinea come la moderna ricerca archeologica non possa prescindere dal ricorso a nuovi metodi di studio basati sulle analisi archeometriche, in grado di consentire il superamento dei limiti conoscitivi imposti dall’applicazione del solo approccio tipologico-comparativo. I risultati delle analisi archeometriche condotte su specifiche classi di materiali del Carso triestino, le asce in pietra levigata e le coppe ceramiche su piede, hanno dimostrato la validità di tale approccio e aperto nuove prospettive alla ricerca.
Marzolini G.
Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (1969)
Collocazione: Annali del Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre, 3: 83-88, Trieste
Link: https://www.axxxo.net/annali-vol-iii-1969/
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono illustrati i risultati dello scavo condotto nella caverna presso Visogliano (VG 4482). La grotta, interpretata come riparo occasionale, ha restituito sia frammenti di ceramica e anfore di epoca romana sia, negli strati più profondi, fittili di epoca eneolitica.
Maselli Scotti F.
Edizioni Quasar (1979)
Collocazione: Antichità AltoAdriatiche, 15: 345-381, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'articolo prende in esame il territorio compreso tra Tergeste e le foci del Timavo, dove numerose sono le attestazioni della presenza romana. Tra i siti presi in esame vi sono anche quelli rilevati nelle grotte carsiche. Ampio spazio viene dato all'analisi del Mitreo.