Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotticella di Tanadjamo
Numero catasto: 134
Numero catasto locale: 38FR
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 120 m
Dislivello totale: 0 m
Quota fondo: 550 m
Ingresso principale
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Giulie
Comune: Pulfero
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta
Lat. WGS84: 46,21857725
Lon. WGS84: 13,45427004
Est RDN2008/UTM 33N: 380783.316
Nord RDN2008/UTM 33N: 5119494.566
Quota ingresso: 550 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Prealpi Giulie
Area carsica: Monte Mia (A) Morfologia: rilievo montuoso Geomorfologia: versante Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: >10.000 m Distanza da fonte d'acqua: >1.000 m Note caratteri fisiografici:
Si apre nei calcari cretacei, alle pendici del Monte Mia non distante dal fondo della valle (abbandonata) di Pradolino
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: m
Tipologia terreno calpestabile: roccioso affiorante/subaffiorante
Crolli recenti: No
Grotta turistica: No
Concrezionamento: scarso / assente
Acqua interna: No
Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 46,21857725
Lon. WGS84: 13,45427004
Quota ingresso: 550 m s.l.m.
Morfologia: parete
Archeologia
Data
Anni Ottanta del NovecentoAutore
Circolo Speleologico e Idrologico FriulanoConservati
SiPubblicati
NoNote
Rinvenimento occasionale.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: no
Area indagine: parziale
Cronologia: Pleistocene
Materiali
Paleontologici: tra i resti faunistici recuperati risultano compresi alcuni denti e un metacarpo di Ursus spelaeus.
Bibliografia: Bressan 1997; Tellini 1899a.
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Circolo Speleologico e Idrologico Friulano
Indirizzo deposito: via A. Diaz n. 58, 33100-Udine
Note
I resti faunistici citati in F. Bressan (1997, p. 16) vengono per errore attribuiti alla Grotticella di Pod Jama (fr. 39/135) non distante da quella di Tanadjamo e prossima alle case di Pradolino. La grotta, visitata per la prima volta dai soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano nel maggio 1898 (Tellini 1899a, p. 10), risultava al tempo utilizzata per scopi pastorali. A. Tellini riporta infatti la presenza di un cancello ligneo a chiusura dell’ingresso eretto al fine di proteggere il vestibolo utilizzato dai pastori come ripostiglio per mantenere fresco il latte.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre a 635m sul mare, pochi passi ad Est delle malghe Tampariam, sul declivio SW del Monte Mia.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il corridoio principale, lungo una sessantina di metri, corre da SE a NW, parallelamente agli strati di calcare cretaceo in cui è scavata la grotta. Il suolo è in salita verso l'interno. Il corridoio, unico fin verso la metà del percorso, si divide in piccoli cunicoli secondari sempre più stretti.
Bibliografia
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Bressan F.
Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia. Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Collocazione: In: Muscio G. (a cura di), Il Fenomeno carsico delle Valli del Natisone (Prealpi Giulie - Friuli), s.2, 9: 15-20, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nell'articolo vengono passati in rassegna i più significativi siti preistorici in cavità delle Valli del Natisone, con particolare riferimentio a quelli "storici" scoperti dai soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano nei primi anni del Novecento, i cui materiali sono in più casi divenuti l'oggetto di studi di revisione da parte dello stesso A.. Ampio risalto viene inoltre riservato al Riparo di Biarzo, il solo sito ad essere stato oggetto di scavi stratigrafici in tempi più recenti. Nella parte terminale dell'articolo viene fornito un elenco dei siti in grotta che hanno restituito resti faunistici.
Paolo Maddaleni
Circolo speleologico e idrologico friulano (2018)
Collocazione: Mondo Sotterraneo, n.s. 42 (1-2): 55-82, Udine
Link: http://www.csif.it/easynet/Archivi/CSIF/Pdf/0000/263.PDF
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo si offre una sintesi della storia delle ricerca svolte dal Circolo Speleologico e Idrologico Friulano in oltre un secolo di attività nei siti in grotta di interesse paletnologico/paleontologico del Friuli, con particolare riferimento al settore delle Prealpi Giulie. Nel Catalogo dei siti citati nel testo vengono fornite, in ordine cronologico, le informazioni storiche e bibliografiche disponibili per ciascun contesto, anche corredate da illustrazioni di documenti o foto originali, con rimandi ad altro contributo (Maddaleni 2017) per l’approfondimento degli aspetti propriamente paletnologici e paleontologici in essi rilevati. Nell'ultima parte del lavoro sono raccolte informazioni relative ad altri siti di ambito sia regionale (tra cui l'Ipogeo celtico di Cividale) che extraregionale, divenuti negli anni oggetto delle ricerche del Circolo Speleologico udinese.
Trinco G.
Società Alpina Friulana (1912)
Collocazione: In: Guida del Friuli, IV. Guida delle Prealpi Giulie, 620-653, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Fra le varie cavità citate in questo capitolo della "Guida" ampio spazio viene dedicato alla descrizione e alle notazioni storiche relative alla Grotta di San Giovanni d’Antro. In merito ai rinvenimenti ivi effettuati l’A. cita in particolare i resti di Ursus spelaeus provenienti dai depositi interni della grotta. Altre cavità menzionate sono la Grotta di Robič, di cui si ricordano gli scavi compiuti da de Marchesetti e, solo brevemente, la Grotticella di Tandjamo e la vicina Pod Jama.