Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Valentina
Nome principale sloveno: Valentinina jama
Numero catasto: 1295
Numero catasto locale: 4237VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 365 m
Profondità: 31 m
Dislivello totale: 31 m
Quota fondo: 65 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/12/1999
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,77784692 Lon. WGS84: 13,63726809 Est RDN2008/UTM 33N: 394059.277 Nord RDN2008/UTM 33N: 5070268.192 Quota ingresso (s.l.m.): 96 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: Sì
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Ingressi
Ingresso 1
Note per Accessibilità: chiavi presso gruppo speleologico san giusto
Lat. WGS84: 45,77784692
Lon. WGS84: 13,63726809
Quota ingresso: 96 m s.l.m.
Archeologia
Data
1987Autore
Gruppo Speleologico San GiustoConservati
-Pubblicati
SiNote
Nel 1994 sarebbero stati rinvenuti scarsi resti umani non determinati, rimasti all’epoca in situ, apparentemente non associati a manufatti (Carpani 1998-99).Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Area indagine: parziale
Cronologia: Preistoria
Periodo: Neolitico
Attribuzione culturale: Neolitico dei vasi a coppa/Vlaska?
Materiali
Ceramici: 1 fondo cavo di recipiente probabilmente profondo a pareti convesse e bocca ristretta.
Litici: 1 lama d'ascia in pietra levigata; 1 lisciatoio in arenaria.
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988
Note
Reperti ascrivibili a fasi diverse comprese fra Neolitico e Medioevo furono raccolti fra i detriti del fondo della grotta, insieme a ossi non determinati.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Area indagine: parziale
Settore: Lungo la galleria
Strato: Superficie
Cronologia: Età romana
Materiali
Ceramici: 4 frammenti di anfora di produzione italica a fondo piatto (tipo diffuso dal II sec. d.C.).
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988; Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Reperti ascrivibili a fasi diverse comprese fra Neolitico e Medioevo furono raccolti fra i detriti del fondo della grotta, insieme a ossi non determinati.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso si trova sul fondo di una grande dolina accanto al nuovo campo sportivo di Visogliano.
Descrizione dei vani interni della cavità
Dopo una piccola caverna d'accesso, la cavità prosegue con un cunicolo interrotto da una scomoda strettoia, alla quale segue una bassa galleria suborizzontale che continua, allargandosi e in leggera pendenza, in direzione N-S. Il suolo della galleria è costituito da sedimenti limosi-argillosi che, in alcuni punti, sono stati ricoperti da uno strato di concrezione calcitica. In questo tratto della cavità (punti del rilievo 5-19) sono stati rinvenuti reperti fossili di mammalofauna, frammenti di ceramiche risalenti ad un arco di tempo che va dal neolitico al periodo romano, ed un'ascia in pietra verde. All'inizio della galleria sono presenti grandi stalattiti, generalmente di colore ocra scuro, per la maggior parte attive, e tozze stalagmiti. Lungo tutto il percorso sono osservabili "scallops", "lineazioni orizzontali di corrosione", "lenti di dissoluzione" e "cupole di corrosione". La galleria si conclude con una strettoia, oltre alla quale si apre una grande sala, alta in media 10m, larga 14m e lunga 30m (punti del rilievo 20-40), ricca di splendide concrezioni eccentriche e cristalline. Da questa si può accedere, con facili risalite agevolate da scale in ferro (punti 40-50), a dei vani laterali, sempre molto concrezionati. Al di sotto della grande caverna si apre una piccola sala, nella quale in periodi di abbondanti precipitazioni le acque di ruscellamento che percorrono la galleria vengono inghiottite da una strettoia (p.33 del rilievo).
Bibliografia
Montagnari Kokelj M., Bernardini F.
Museo Friulano di Storia Naturale (2016)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 37 (2015): 85-97, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in pietra verde (lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata) provenienti da siti del Carso triestino viene presentata una nuova revisione dei materiali.