Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Dio Mithra
Nome principale sloveno: Mitrejeva jama
Numero catasto: 1255
Numero catasto locale: 4204VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 21 m
Profondità: 5,5 m
Dislivello totale: 5,5 m
Quota fondo: 40,5 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/12/1999
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Duino Aurisina / Devin Nabrežina Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,7842836 Lon. WGS84: 13,59791334 Est RDN2008/UTM 33N: 391012.342 Nord RDN2008/UTM 33N: 5071036.229 Quota ingresso: 46 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: versante Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: <500 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice orizzontale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: m
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,7842836
Lon. WGS84: 13,59791334
Quota ingresso: 46 m s.l.m.
Morfologia: parete
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1964-66Autore
Società Alpina delle GiulieConservati
SiPubblicati
SiNote
Secondo la relazione della Società Alpina delle Giulie, consegnata alla Soprintendenza, l'indagine fu effettuata in una zona di 5x2m sotto parete sul lato sinistro dell'ingresso, e mise in luce 3 distinti livelli di riempimento di cui solo il secondo conteneva resti archeologici (Montagnari Kokelj, Crismani 1997, p. 10).Indagine
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: Sotto parete, a sinistra dell'ingresso Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico tardo-età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo con impressioni sullo stesso, con presa a breve distanza dall'orlo decorato ad impressioni; recipienti profondi con orlo da svasato a estroflesso; recipienti profondi a collo e orlo svasato con ansa a nastro tra collo e spalla; tazza con ansa a nastro tra collo e spalla e decorazione complessa a pettine/rotella; scodella e scodelline; 4 anse a nastro, di cui 2 con espansione superiore e profilo angolare.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Indagine
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: bassa Area indagine: parziale Settore: Sotto parete, a sinistra dell'ingresso Cronologia: Età romana Periodo: Seconda metà I sec. d.C. - prima metà V sec. d.C.
Materiali
Ceramici: numerosi frammenti di anfore e di ceramica, comune e a pareti sottili; terra sigillata; 13 lucerne intere, di cui 4 con marchio di fabbrica e 247 frammenti di altre lucerne.
Litici: resti di una stele con iscrizione - D(eo) I(nvicto) M(ithrae) AV(lus) TULLIVS PAVMNIANVS PRO SAL(ute) / ET FRATRER SVOR(rum) TVLLI SECVNDI ET TVLLI SEVERINI -; frammenti di una seconda stele; 4 pilastrini pressoché integri, di cui 1 con iscrizione - D(eo) INV(icto) [M(ithrae)] / AVR[...] / HERM[...] / PRO TEM[...] / ET SVIS/V(otum) S(olvit) L(ibens) -, e 6 frammenti di pilastrini; 1 blocco di pietra squadrata.
Metallici: 98 monete in bronzo (II-IV sec. d.C.); 1 lama di coltello in ferro; una decina di grossi chiodi in ferro.
Revisione materiali: Durigon 1999
Bibliografia: Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Fra i materiali furono raccolti anche dei frammenti di contenitori in vetro.Data
1964-66?Autore
Bruno Redivo, Luciano DecarliConservati
SiPubblicati
SiNote
Per i materiali siglati "B. Redivo - L. Decarli" conservati in Soprintendenza non è stata rintracciata alcuna documentazione: l'ipotesi che i ritrovamenti siano avvenuti negli anni 1964-66 si basa sul fatto che i due speleologi facevano parte della Società Alpina delle Giulie che esplorò la cavità in quel periodo.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Tarda età del rame-età del bronzo
Materiali
Ceramici: 3 recipienti profondi a pareti rientranti con cordoni sul corpo; recipienti profondi a collo e orlo svasato, 2 con ansa a nastro tra collo e spalla, 1 con decorazione; 1 scodella con orlo rientrante, cordone e impressioni; frammenti decorati a solcature/scanalature e a cordicella.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1967Autore
Sopr. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Trincea A Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice o con breve orlo distinto; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo; recipienti profondi a collo; recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 vaso a bocca quadrata; altri recipienti: 1 ciotola di forma ellissoidale con decorazione incisa; 1 frammento di parete di vaso decorato a "nastri a ondulazione".
Litici: 5 manufatti in selce (1 soltanto conservato).
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Trincea B Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice o con breve orlo distinto; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto; recipienti profondi a collo; 1 recipiente profondo a collo e orlo svasato; recipienti profondi con orlo estroflesso; scodelle, anche carenate; 1 piatto carenato; 1 cucchiaio.
Litici: 2 grandi lame-raschiatoi in selce e una quindicina di altri manufatti (per lo più non conservati).
Paleontologici: 1 valva di conchiglia Glicymeris Cor. con foro circolare irregolare.
Osso/Corno: 2 manufatti in osso (non conservati).
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Sop. Arch. FVG
Indirizzo deposito: piazza Libertà 7, Trieste
Note
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Trincee nei settori O, E e NE della grotta e lungo il lato sinistro della dolina antistante Cronologia: Età romana Periodo: Metà I - metà V sec. d.C.
Materiali
Ceramici: anfore; terra sigillata africana (metà II - metà V sec. d.C.); 160 frammenti di lucerne (metà I - metà V sec. d.C.).
Litici: alcune lapidi con resti di iscrizioni.
Metallici: oltre 300 monete in bronzo (seconda metà II - IV sec. d.C.); 1 borchia in bronzo; vari chiodi in ferro; resti di coltelli in ferro.
Revisione materiali: Durigon 1999
Bibliografia: Durigon 1999
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia; Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste; Via Roma 1, Aquileia (Ud)
Note
Furono messi in luce alcuni elementi architettonici: 2 panchine parallele in pietra, 1 blocco cubico (ara sacrificale?), frammenti di arette nonché resti di tegole probabilmente di copertura.Data
1968Autore
Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Settore A Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Età del rame-inizi età del bronzo, tarda età del bronzo-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: 1 recipiente profondo a pareti rientranti; recipienti profondi a collo, di cui 2 di dimensioni modeste; recipienti profondi con orlo estroflesso, di cui 1 con bordo ispessito verso l'interno a formare una specie di T; scodelle, in genere a profilo convesso; 1 vaso a bocca quadrata = scodella con beccuccio; frammenti di parete decorati a incisioni lineari e puntini accostati, a pettine/rotella, a "nastri a ondulazione"; ansa a nastro con angolatura accentuata del profilo; 1 frammento di parete ritagliato in forma circolare con foro al centro (rondella?).
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1968Autore
Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: media Area indagine: parziale Settore: Settore B Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico, tarda età del bronzo-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto; recipienti profondi con orlo estroflesso.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1968Autore
Sop. Arch. FVGConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: no
Affidabilità della stratigrafia: media
Area indagine: parziale
Settore: Pozzo di luce e scavo di rettifica
Cronologia: Preistoria-Protostoria
Periodo: Età del rame-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto con ispessimento dell'orlo, con presa a breve distanza dall'orlo decorato ad impressioni; recipienti profondi a collo con stacco netto tra spalla e collo, verticale o svasato; recipienti profondi a collo e orlo svasato; recipienti profondi con orlo estroflesso; 2 scodelle, di cui 1 a profilo inflesso, 1 molto aperta/piatto.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1971-72Autore
Università di TriesteConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: Trincea nel settore O della cavità Strato: Strato 8 Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico Attribuzione culturale: Neolitico dei vasi a coppa/Vlaska
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta; recipienti profondi a pareti rientranti; scodelle a profilo convesso, a profilo convesso con orlo distinto, a profilo troncoconico/convesso con bordo ispessito verso l'interno; 1 piatto carenato; 1 rhyton.
Litici: pochi manufatti in selce; 1 ascia forata in pietra levigata.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Stacul 1976; Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli-Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: trincea nel settore O della cavità Strato: Strati 6-5-4 Cronologia: Preistoria-Protostoria Periodo: Neolitico-età del bronzo, tarda età del bronzo-inizi età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi a pareti convesse e bocca ristretta con orlo semplice, 1 con breve orlo distinto; recipienti profondi a pareti rientranti; recipienti profondi a pareti rientranti e orlo distinto passante a collo verticale senza decorazione, con ispessimento dell'orlo, con ispessimento dell'orlo con impressioni sullo stesso, con cordone sotto l'orlo con impressioni; recipienti profondi con orlo estroflesso; recipienti profondi a collo anche con ansa a nastro tra collo e spalla; recipienti profondi a collo e orlo svasato, anche con ansa a nastro tra collo e spalla; tazze a profilo convesso leggermente schiacciato e ansa a nastro; scodelle a profilo troncoconico/convesso, a profilo da emisferico a convesso anche con orlo distinto; altri recipienti: 1 scodella a profilo troncoconico/convesso con bordo ispessito verso l'interno; 1 scodellone/secchio a profilo cilindrico/troncoconico; frammenti di parete decorati a incisioni lineari e puntini accostati, a pettine/rotella, a "nastri a ondulazione".
Litici: 2 punte foliate e alcuni manufatti in selce (non conservati); 1 ascia forata in vulcanitoclastite riolitica?
Osso/Corno: alcuni punteruoli; 1 ago/pendaglio in osso.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Stacul 1976; Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Data
1971-72Autore
Università di TriesteConservati
SiPubblicati
SiNote
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: Trincea nel settore O della cavità Strato: Strato 3 Cronologia: Protostoria Periodo: Tarda età del bronzo-età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi con orlo estroflesso; 1 ansa con espansione superiore a piastra, 1 ansa a nastro con profilo a gomito, un frammento mediano di ansa a nastro.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Stacul 1976; Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Affidabilità della stratigrafia: alta Area indagine: parziale Settore: Trincea nel settore O della cavità Strato: Strati 2-1 Cronologia: Protostoria Periodo: Tarda età del bronzo-età del ferro
Materiali
Ceramici: recipienti profondi con orlo estroflesso; 2 scodelle a profilo convesso; 9 fondi piani o a tacco.
Revisione materiali: Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Bibliografia: Stacul 1976; Montagnari Kokelj, Crismani 1997
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Indirizzo deposito: Piazza della Libertà 7, Trieste
Note
In base alla documentazione di scavo negli strati 2 e 1 furono rinvenuti materiali sia protostorici che romani. Nel corso del riscontro effettuato negli anni 1990 i reperti protostorici dello strato 2 non furono rintracciati.Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si trova in una piccola dolina dalle pareti scoscese. 50m a monte della superstrada. all'altezza del cimitero di Duino e di San Giovanni di Duino
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta fu scoperta nel 1963 da alcuni speleologi della Commissione Grotte; allora la grotta era ingombra di pietrame di grosse dimensioni che in qualche punto giungeva a toccare la volta
La descrizione che segue risale all'epoca delle prime esplorazioni ed è stata redatta da Mario Galli:
"Il primo ingresso è un ampio portale alto circa 1m e largo oltre 7m, diviso in due da un cumulo di grosse pietre. La seconda apertura è costituita da un foro strettissimo che si apre sull'orlo meridionale della dolina e che immette nella cavità con un pozzetto di 2,5m. La cavernetta, accessibile in qualche tratto con difficoltà a causa delle sue piccole dimensioni, è probabilmente il residuo di una cavità di proporzioni ben maggiori che ha subito un colossale riempimento di detriti; essa rappresenta la parte superiore di una galleria anticamente percorsa dalle acque, la cui parete ha ceduto in corrispondenza di qualche fratturazione, dando luogo all'attuale imbocco, ampliandosi con il succedersi dei fenomeni di crollo. Il suolo infatti è costituito da un grande cumulo di terra e pietra che in più punti raggiunge la volta, lievemente digradante verso la parete orientale, dove lascia, sotto volta, una fessura impenetrabile. Poche tozze concrezioni, in parte semisepolte, ornano la parte meridionale della cavità, dove più scomodo è l'accesso in quanto per alcuni metri la cavernetta è alta appena 30-50cm. La parte più spaziosa della cavità è quella settentrionale. Proseguendo oltre il cumulo di massi che divide in due l'entrata, si giunge in un vano di dimensioni più ridotte del precedente e che è la sua continuazione. Successivamente, superando un basso passaggio si giunge alla base del pozzetto menzionato." In considerazione del fatto che la grotta era ubicata in un'area già nota per la presenza di vestigia romane, e che quindi poteva rappresentare un interessante sito archeologico, venne iniziato lo sgombro del materiale detritico che riempiva quasi completamente la cavità. Durante i lavori di disostruzione la Commissione Grotte portò alla luce alcuni reperti attribuibili all'epoca romana e quindi i lavori vennero immediatamente sospesi; successivamente vennero ripresi dalla Sezione Scavi e Studi di Preistoria Carsica "R.Battaglia" della Commissione Grotte, limitatamente ad una zona di 5m x 2m situata sotto la parete sinistra (entrando), nella quale si erano trovati i reperti attribuibili all'epoca romana. I signori Stradi, Andreolotti e Gombassi della Commissione Grotte eseguirono alcuni scavi d'assaggio. Lo scavo venne approfondito nel suolo sottostante il detrito e furono rinvenuti numerosi resti archeologici tardoromani, tra i quali un pilastrino con un'iscrizione incompleta, vari frammenti di bassorilievo, resti di vasellame, numerose lucernette e 98 monete, in parte non classificabili per lo stato di deterioramento, e una pietra cubica di 50cm di lato, che rappresenta con tutta probabilità l'ara sulla quale avevano luogo i sacrifici. Constatata l'importanza dei ritrovamenti i lavori vennero sospesi e ne fu data relazione alla locale Soprintendenza ai Monumenti, Gallerie ed Antichità che riprese gli scavi senza però trovare reperti significativi; si rinvennero ancora alcuni piccoli frammenti della stele votiva ed altre monete, non diverse da quelle già raccolte. Tutto il materiale archeologico fu portato al nel Museo di Aquileia. Gli oggetti messi in luce hanno permesso di stabilire che la cavità ospitava un tempietto ipogeo dedicato al Dio Mithra, il cui culto si era diffuso nell'Impero tra la metà del III e la fine del IV secolo e le monete raccolte, tranne una più antica, si riferiscono appunto a tale periodo.
Al di sotto dello strato romano si estende un deposito preistorico intaccato con il livellamento del suolo all'epoca dell'adattamento a luogo di culto; i residui del cocciopesto che costituiva la pavimentazione inglobano infatti qualche resto ceramico dell'età dei castellieri. Con l'avvento del Cristianesimo e la proibizione dei culti pagani il tempio venne abbandonato e forse anche devastato e sulle rovine andarono a depositarsi, in quindici secoli, detriti e terreno organico. Nel corso della prima guerra mondiale tutte le cavità della zona subirono adattamenti di vario genere, ma fortunatamente la caverna venne a trovarsi, sia pur per pochi metri, al di là della linea difensiva austriaca che correva lungo la vicina ferrovia, sfuggendo in tal modo alla devastazione a cui andarono incontro altre grotte di interesse preistorico, come la Grotta Fioravante (411/939VG) e la Grotta di Visogliano (80/414VG). Negli anni 1971 e 1972, l'Istituto di Antichità Alto Adriatico effettuò nella parte meridionale della cavità un altro scavo, questa volta nell'intento di acquisire cognizioni sul deposito preistorico, la cui esistenza era stata accertata nel corso delle precedenti indagini. La successione stratigrafica ed i reperti risultarono analoghi a quelli messi in luce in altre grotte del Carso triestino e non furono rinvenuti quei livelli paleolitici che la particolare situazione della cavità aveva fatto ritenere probabili; la trincea ora si esaurisce in uno strato di crostoni stalagmitici ed argilla sterile alla profondità di circa 3m. Gli scavi praticati nella cavità hanno mutato radicalmente l'aspetto della medesima. Ne è risultato un ambiente più spazioso, ma con il materiale di scarto sono stati ostruiti molti passaggi laterali sotto parete, nei quali era possibile avanzare per un buon tratto in varie direzioni; la volta soprastante l'imbocco, giudicata pericolante, è stata fatta crollare con le mine, ottenendo così anche una maggiore illuminazione dell'antro. Attorno all'ingresso è stato eretto un recinto munito di un cancello per evitare gli scavi abusivi e le chiavi sono custodite dalla Soprintendenza.