Nomi e numeri catastali
Nome principale: Baratro degli Orsi
Numero catasto: 1157
Numero catasto locale: 4109VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 11 m
Profondità: 28 m
Dislivello totale: 28 m
Quota fondo: 255 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 06/04/2007
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,71764476
Lon. WGS84: 13,77053655
Est RDN2008/UTM 33N: 404316.896
Nord RDN2008/UTM 33N: 5063411.669
Quota ingresso: 283 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice verticale
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: m
Grotta turistica: No
Acqua interna: No
Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,71764476
Lon. WGS84: 13,77053655
Quota ingresso: 283 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1959Autore
Commissione Grotte "E. Boegan"Conservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: ?
Materiali
Paleontologici: 2 femori di Ursus spaeleus
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988
Note
I dati attualmente noti sono insufficienti per un inquadramento di tipo archeologico.Descrizione e rilievo
Descrizione dei vani interni della cavità
Un ampio baratro dirupato, su un orlo del quale si erge uno strano monolite calcareo, porta sopra un ammasso di blocchi interamente coperti da muschi e felci (lingue cervine); sulla parete Ovest una risalita di qualche metro conduce ad una piccola apertura, resa transitabile con un lungo lavoro di scavo, la quale dà accesso ad un pozzo complesso, costituito da una stretta frattura che si estingue lateralmente in esigue fessure, occupate da pietrame incastrato. Al fondo, insinuandosi tra massi di crollo e superata una difficile strettoia orizzontale, si giunge in un vano dal suolo argilloso e dal tetto formato da massi in precario equilibrio; qui una fenditura parallela porta all'imbocco di un salto, non praticabile nella parte iniziale.
Nei depositi di argilla mista a pietrame decalcificato che costituiscono la base del pozzo sono state rinvenute molte ossa, tra le quali due femori di Ursus spealeus caduti probabilmente da un pozzo, ora chiuso da detriti e massi, che un tempo metteva in diretta relazione il fondo con il baratro soprastante.
POSIZIONE PRECEDENTE: 01°19'06",6 - 45°43'01",0 Q.288
Bibliografia
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