939 | Grotta Nuova di Villanova
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Nuova di Villanova
Numero catasto: 939
Numero catasto locale: 323FR
Numero totale ingressi: 4
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 31/12/1999
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Lusevera Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 46,257991 Lon. WGS84: 13,28223176 Est RDN2008/UTM 33N: 367609.619 Nord RDN2008/UTM 33N: 5124146.702 Quota ingresso: 565 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 8020 m
Dislivello positivo: 15 m
Profondità: 281 m
Dislivello totale: 296 m
Quota fondo: 202 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta si apre presso il paese di Villanova, nel Comune di Lusevera, sull'altipiano del Monte Bernadia, 25km a Nord di Udine.
Descrizione dei vani interni della cavità
E' stata scoperta nel 1925 dal signor Pietro Negro di Villanova e si chiama Grotta Nuova di Villanova per distinguerla dalla Grotta Doviza, conosciuta con il nome di Grotta di Villanova.
Quando la grotta fu scoperta il suo ingresso, che si apre nell' abitato di Zaiama, era costituito da un pozzo profondo 22m, ora ostruito; il tratto iniziale della grotta fu aperto al pubblico quasi subito, mediante lo scavo di una galleria artificiale che ne permetteva l'accesso dal centro del paese.
L'ingresso turistico attuale, inaugurato nel 1984, permette un più agevole accesso alla parte mediana della grotta nei suoi tratti più suggestivi e l'ente che gestisce turisticamente la grotta ha in progetto di allungare il tratto turistico.
La cavità si è formata a contatto fra un banco di breccia calcarea ed il sottostante banco marnoso-arenaceo, ha uno sviluppo di oltre 7km ed è tuttora in esplorazione.
Nel 1989 un ulteriore tratto del Ramo Terminale è stato esplorato dopo un lungo periodo di siccità, in quanto generalmente tale tratto risulta allagato. Infatti, le esplorazioni precedenti (e quindi il rilievo) si erano sempre concluse in corrispondenza di un breve scivolo proprio a causa dell'allagamento della galleria.
Superata una breve strettoia e disceso lo scivolo, la galleria (completamente in roccia) prosegue in discesa con una morfologia a condotta forzata. Il punto più basso è occupato da un piccolo bacino idrico, superato il quale si giunge ad un restringimento della galleria, dovuto alla presenza di una colata calcitica; oltre, un pozzetto di 4m conduce ad un secondo bacino idrico. La galleria prosegue restingendosi e si sviluppa con andamento vario, terminando, dopo uno pseudo-sifone, con un basso cunicolo occluso dal materiale detritico trasportato dall'acqua.
Il nuovo tratto si sviluppa completamente all'interno del megabanco calcarenitico (breccia calcarea) con un andamento influenzato dall'assetto strutturale dell' area; la sua lunghezza complessiva è di circa 90m e la profondità di 6m, cosicchè in totale la grotta raggiunge 281m di profondità.