6249 | Grotta Crisale
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Crisale
Numero catasto: 6249
Numero catasto locale: 6121VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/03/2015
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Sgonico / Zgonik Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,76428612 Lon. WGS84: 13,71779034 Est RDN2008/UTM 33N: 400295 Nord RDN2008/UTM 33N: 5068658 Quota ingresso: 320 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 161,1 m
Profondità: 104 m
Dislivello totale: 104 m
Quota fondo: 216 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Partendo dalla costruzione davanti alla cava di Samatorza, si abbandona subito il sentiero andando, per circa 60m verso ESE. Si prosegue per un sentierino secondario, a sinistra della dolina, per circa 150m in direzione NE.
Dopo aver attraversato la dolina, si risale il versante occidentale del Monte San Leonardo per alcune decine di metri, fino a raggiungere l'ingresso (ben visibile).
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso, al momento del ritrovamento, era delle dimensioni di un pugno. Con un lungo lavoro di allargamento è stato aperto l'imbocco del pozzo d'accesso, di circa 8m che, dopo un terrazzino, si apre a campana per terminare in una sala in discesa con una nicchia nella parete NE. Sono presenti segni notevoli di erosione fluviale.
Scesa la china, che è orientata verso SW, la cavità prosegue con un cunicolo che nel primo tratto ha 50cm di diametro e che si allarga rapidamente per terminare nel secondo pozzo.
Proseguendo in direzione SW, si scende ancora giungendo al centro della seconda sala, caratterizzata da concrezioni belle ed imponenti. In questa sala è presente lo scheletro quasi integro di un canide. A NE di questa sala si apre un pozzo di 3,5m che si restringe fino a diventare impercorribile. Continuando sempre nella stessa direzione, dopo un restringimento che devia bruscamente verso NW, si entra nella terza sala nella quale, in alto, si trova un breve ramo che chiude con delle fessure impraticabili. Scendendo una china, non molto accentuata, in direzione W, invece, si giunge ad un grande pozzo, di 20m di diametro e 15m di profondità, che porta ad una galleria inferiore. Sempre nella stessa sala, si apre un altro pozzo, di 2m di diametro e profondo 8,5m, che si collega alla stessa galleria, molto alta, che scende con notevole pendenza. La galleria si conclude con un pozzo alla cui base un si apre un piccolo vano.
Una finestra, situata a circa 2m dal fondo del pozzo (p.to7), dà accesso al nuovo ramo: un pozzo di 10,4m, in principio abbastanza stretto ed interrotto da un terrazzino, porta ad una cavernetta (p.to 9) che si affaccia su un salto di 14m. Scesi 6m, con un facile pendolo si arriva ad una piccola galleria ricca di concrezioni (p.to 10); questa conduce ad un altro salto verticale di circa 6m (p.to 12) che immette in un'altra cavernetta. Alla base di questo pozzetto, una finestra (p.to 13) dà accesso ad un pozzetto di 5,70 che si ricollega con il P14 (Pozzo del Pendolo).
Proseguendo, invece, dalla cavernetta finale che segna la massima profondità raggiunta: -104m.