7663 | Grotta Aurora
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Aurora
Numero catasto: 7663
Numero catasto locale: 4649FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 02/02/2012
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Prealpi Giulie
Comune: San Pietro al Natisone
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,1589687
Lon. WGS84: 13,49533777
Est RDN2008/UTM 33N: 383825.153
Nord RDN2008/UTM 33N: 5112810.63
Quota ingresso: 392 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 12,5 m
Sviluppo spaziale: 36,6 m
Profondità: 22 m
Dislivello totale: 22 m
Quota fondo: 370 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Da Mezzana seguire una stradina di campagna che scende verso il bosco in direzione NW. Una volta entrati nel bosco, alla prima biforcazione seguire la strada che in leggera pendenza scende in direzione SW. Dopo 200 metri, sulla sinistra ad una ventina di metri dalla strada, si apre il grande ingresso della Grotta dei Noccioli. Continuare a seguire la strada per circa 30 metri, poi entrare nel bosco in direzione NW. Il piccolo ingresso, allargato artificialmente si trova sul fondo di un'ampia dolina .
Descrizione dei vani interni della cavità
Il piccolo ingresso semicircolare, scavato nella terra, conduce ad una stretta fessura oltre alla quale il pozzo scende verticale allargandosi. Lungo la discesa si notano imponenti massi di crollo incastrati tra le pareti. Alla base, colma di detriti ed argilla, si trova una breve continuazione in direzione NW che termina con un piccolo saltino.
In direzione NE invece, risalendo tra enormi massi di crollo, si raggiunge una nicchia alla base della quale scende una piccola galleria di dimensioni non praticabili. In direzione SW si trova una saletta semicircolare sormontata da un camino cieco.
Qui, tra il minuto materiale detritico della base, sono state trovate numerose ossa di canidi e caprioli e due cocci di vaso. Consegnati i cocci alla Sovrintendente del Museo civico di Cividale del Friuli, sono stati storicamente collocati tra la fine della dominazione romana e l'inizio del periodo medioevale. Non si spiega la presenza delle ossa e dei cocci all'interno della cavità in quanto l'ingresso, all'origine, aveva solo 10 centimetri di diametro.
Alla base di questa stanzetta, si notano anche due piccole fessure nella roccia da cui defluisce l'acqua raccolta dalla cavità.
Dal punto di vista speleologico, la parte più interessante è una fessura larga 20 centimetri ed alta oltre un metro, per il momento non transitabile, che conduce ad una continuazione del pozzo iniziale. La profondità di questa parte non esplorata ed indicata con tratteggio sul rilievo, è valutata ‘a sasso' in una decina di metri.