7480 | Abisso Stefano Procopio
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso Stefano Procopio
Numero catasto: 7480
Numero catasto locale: 4507FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 08/08/2009
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,38085113
Lon. WGS84: 13,42460352
Est RDN2008/UTM 33N: 378853.774
Nord RDN2008/UTM 33N: 5137569.961
Quota ingresso: 1908 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1196 m
Sviluppo spaziale: 1677 m
Profondità: 221 m
Dislivello totale: 221 m
Quota fondo: 1687 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Dal Bivacco Stefano Procopio si scende il versante Nord del Foran del Muss, cercando di spostarsi verso Est di un centinaio di metri. La discesa non è agevole, e bisogna indovinare qualche passaggio fra le paretine. Giunti a quota 1930 circa, passata un'ultima balza rocciosa, piegare verso Ovest, fino ad un'evidente faglia che taglia il versante in direzione NORD/SUD. Seguendo questa faglia a quota 1908 si trova l'ingresso siglato in rosso H4.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso della grotta, un agevole cunicolo in leggera pendenza, immette in breve su di un pozzo profondo 10 m. Alla data della scoperta della grotta il pozzo non presentava nevai alla base, ma dopo dei lavori di disostruzione di un ipotetico 2° ingresso, la base del pozzo è costantemente invasa da un considerevole nevaio. Dalla base del pozzo, si prosegue in discesa lungo la frattura. Dopo aver superato un grosso masso alla base della frattura, ha inizio il pozzo da 60 metri. L'ingresso del pozzo non è, molto largo, ma poco dopo il pozzo si allarga e a circa metà, si articola avvitandosi. Alla base del pozzo, un ulteriore pozzo da 30 metri chiude su detrito. Dalla base del pozzo da 60, si segue l'evidente forra che con un paio di brevi salti porta alla partenza del pozzo da 11 metri. La base del salto da 11, un terrazzino, da accesso ad un trivio, mentre scendendo l'ulteriore pozzo da 30 che si apre sotto al terrazzino porta ad un ulteriore fondo, il fondo del Ramo Principale a – 137. Sempre dal terrazzino, imboccando il cunicolo a Nord, ci si immette nel ramo “Ma Valà”, un breve cunicolo in salita. Dopo una breve galleria inclinata, si risale un saltino di 4 m, sopra questo saltino un pozzo da 16 metri chiude su detrito. Continuando sopra il salto da 4 un'ulteriore risalita di 4 metri immette in una piccola saletta con un camino che risalito per alcuni metri, stringe fino a non permettere il passaggio.
Tornando al terrazzino, si imbocca la terza via, un cunicolo in risalita, che con un paio di gradini, immette in una agevole galleria che in breve conduce ad un ulteriore bivio. Bivio per l'Attivo. Imboccando la galleria che va in direzione Sud-Ovest, si prosegue su galleria freatica fossile e concrezionata. Rimontando la galleria per un cinquantina di metri si giunge ad un ulteriore bivio. Bivio Pensieri – a monte Ovest. Al bivio prendendo la galleria Est, Ramo dei Pensieri, si prosegue su galleria agevole e con il fondo sabbioso. Dopo 40 metri la galleria interseca una galleria in diaclasi con direzione N/S. Nel punto di unione, un pozzo molto stretto e bagnato sprofonda per alcuni metri, mentre risalendo la galleria verso Nord, si giunge dopo 80 metri ad una sala dove il ramo termina sotto ad un notevole camino, risalito parzialmente per circa 40 metri. Tornando al Bivio, Pensieri – a monte Ovest, prendendo la galleria verso Ovest, la si percorre per circa un centinaio di metri, fino a incontrare una frana non ancora forzata, da dove filtra una notevole corrente d'aria. In questa zona molto complessa, si dipartono alcuni rami secondari della grotta: il Ramo Sancrimpante che con una serie di pozzi scende per un centinaio di metri chiudendo su fessura; il Ramo Matriosca che tramite una articolata galleria conduce su di un pozzo che comunica con il Ramo Experience; il Ramo Pozzo della Neve – Ramo Experience: questo ramo si approfondisce da uno dei tanti ringiovanimenti della galleria a monte Ovest. La prima parte, un meandrino abbastanza stretto, conduce su di un primo pozzo cieco da 11 metri, traversando in alto, si giunge poco dopo su di un'ulteriore pozzo da 30 metri, parzialmente invaso da neve. Alla base di questo pozzo una fessura selettiva immette in un'ulteriore pozzo che chiude dopo poco. Tornando all'attacco del pozzo da 30 metri, traversando tramite un'agevole cengia, si prosegue lungo un meandro abbastanza stretto nella prima parte, ma che dopo un centinaio di metri intercetta un'ulteriore meandro, che nella parte alta presenta segni di gallerie a pieno carico. A monte dopo una cinquantina di metri sprofonda su una diaclasi e si congiunge alla Galleria Matriosca, mentre verso valle dopo una settantina di metri, sprofonda in un pozzo cieco da 40 metri abbondantemente ghiacciato. In questo pozzo un'equipe di speleologi polacchi verso la fine degli anni 90 arrivò dall'alto.
Tornando al bivio Attivo, si prosegue in galleria in direzione N per pochi metri, poi la galleria piega decisa verso Est per 60 metri, fino a sbucare in una sala molto articolata dove un pozzo da 20 metri conduce alla base di un meandro, ulteriore pozzo da 20 metri e meandro agevole per alcuni metri, fino ad una brusca curva, oltre la quale il meandro diventa estremamente selettivo. Da questo punto per 90 metri si segue il meandro cercando il livello ottimale per il passaggio, fino a sbucare su di un pozzo da 40 metri (Ossigeno), al quale segue un pozzo da 15 metri. Alla base di questo salto il meandro continua molto scivoloso ed è ancora in fase esplorativa. Sempre alla base del salto da 15 si diparte una galleria orizzontale lunga un centinaio di metri che sbuca su di un meandro, molto probabilmente lo stesso che si incontra sotto l'ultimo pozzo sceso. Questo è il punto attualmente del fondo a -220.