6425 | Grotta La merla
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta La merla
Numero catasto: 6425
Numero catasto locale: 6173VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 16/03/2025
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,66965848952 Lon. WGS84: 13,835280284835 Est RDN2008/UTM 33N: 409278 Nord RDN2008/UTM 33N: 5058005 Quota ingresso (s.l.m.): 369 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 76 m
Profondità: 68,5 m
Dislivello totale: 68,5 m
Quota fondo: 300,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta è ubicata sul bordo di una piccola dolina, vicinissima alla Grotta tra Trebiciano e Gropada (190/60VG).
Descrizione dei vani interni della cavità
Alla base del pozzetto di accesso, una finestra immette in un pozzo che intercetta una splendida caverna, originata da una galleria chiusa da ambedue le estremità da imponenti colate calcitiche. La sequenza dei pozzi, intervallati da strettoie pericolose che si aprono tra massi di crollo alquanto instabili, continua per circa 40 m e termina con delle fessure intransitabili dalle quali esce un notevole flusso d'aria.
Aggiornamento del 24-01-2009:
Si è provveduto ad eseguire un rilievo più preciso. Il pozzo d'accesso si presenta un pò imbutiforme. Superata una strettoia a -3 m, si giunge in breve su alcuni massi. Non bisogna scendere nel punto più basso, ma infilarsi in una strettoia orizzontale che sbocca nel secondo pozzo, sormontato da un caminetto. Si scendono quindi tre salti e si giunge ad un bivio. Verso NE si accede in breve ad una caverna, mentre verso W una strettoia dà adito alla via del fondo. La caverna è composta da due rami: il principale, che si sviluppa verso N, è piuttosto fangoso e con dei saliscendi e poi uno ben concrezionato, dall'andamento sinuoso verso SE, che all'inizio è caratterizzato dalla presenza di un cunicolo discendente nell'argilla che si sviluppa sotto il pavimento del ramo stesso. In questa galleria le concrezioni sono ricche ed abbondanti, ma dopo una quindicina di metri la volta si abbassa e in breve l'avanzata è preclusa. Imboccando il ramo del fondo, si scende un pozzo stretto ed eroso, che dopo 5 metri diviene inclinato e dopo altri 3 sbocca in un vano maggiore caratterizzato dalla presenza di un grosso ponte naturale. Sceso uno stretto pozzetto di 3 m si imbocca una scomoda strettoia orizzontale che sbocca in un successivo pozzo a campana, anch'esso caratterizzato verso il fondo da un grosso ponte naturale, costituito da dei blocchi incastrati. Il pozzo finale di 20 m si presenta stretto, eroso e franoso e ha richiesto diversi lavori di allargamento. Il suolo è detritico e vi è una stanzetta laterale in lieve salita.