5947 | Abisso Led Zeppelin
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso Led Zeppelin
Numero catasto: 5947
Numero catasto locale: 3394FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 15/07/2005
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: No
Area geografica: Alpi Giulie
Comune: Chiusaforte
Area provinciale: Udine
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS
Lat. WGS84: 46,37499029
Lon. WGS84: 13,49766396
Est RDN2008/UTM 33N: 384459.614
Nord RDN2008/UTM 33N: 5136809.483
Quota ingresso: 2093 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 2507 m
Sviluppo spaziale: 3691 m
Profondità: 960 m
Dislivello totale: 960 m
Quota fondo: 1133 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
L'ingresso della cavità si apre, in terreno in pendenza e quasi sulla sommità di un'ampia fascia di verdi misti a roccette, sul versante Nord della catena del Monte Canin, più esattamente sui pendii che sovrastano l'altipiano del Pala Celar, immediatamente sotto la Forca Sopra Poviz. Da Sella Nevea si sale lungo il sentiero CAI n°636 (Mulattiera del Poviz), fino all'incrocio con i sentieri 637 e 636a (quota 1860). Da qui si abbandona il sentiero alzandosi in quota fino ai pianori del Pala Celar. Proseguendo in direzione della Forca Sopra Poviz (evidente incisione tra il M. Cergnala ed il M. Lopa), si sale sui ripidi pendii erbosi dove, a quota 2130 si apre l'ingresso.
Durante la stagione invernale l'intera zona è soggetta a valanghe, l'avvicinamento richiede quindi buone cognizioni di nivologia.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso dell'abisso è costituito da un pozzo di 10m, seguito immediatamente da una serie di salti verticali (P7, P5, P11) fino ad un largo pozzo, profondo 25m, alla base del quale inizia la sequenza pozzo-meandro che caratterizza tutta la cavità, fino ai 760m di profondità. I meandri, inoltre, sono sempre ascendenti e questo causa una continua perdita di quota. Alla base del P 25 inizia un lungo meandro (Meandro Linda), interrotto a metà da alcuni salti verticali. Una successiva sequenza di brevi pozzi ed una corta fessura porta ad una saletta. A questa segue la prima strettoia (Guardia di Porta), in una fessura che, dopo pochi metri, porta ad un pozzo di 17m, dopo il quale la cavità prosegue con una breve risalita (R8). Dopo una trentina di metri in meandro ci si affaccia sul "Pozzo del Conte" (P64), seguito anch'esso da una breve risalita. Una decina di metri in galleria portano ad un P6, impostato su un'evidente fessura, nella quale si incontra la seconda strettoia (Mastro di Chiave). Si scende quindi il pozzo successivo (Settima Allucinazione), per 33m, pendolando in una finestra dove si segue un meandro fino al successivo P37, seguito da una breve galleria e da un P38 (Sala Rosina, -308m).
Un meandro a più livelli porta alle condotte freatiche che si affacciano su un P11 (Sala del Fiasco), seguito dal larghissimo P97. Giunti alla base del pozzo, qualche passaggio in frana ed un breve meandrino conducono ad un P20, da cui parte un meandro abbastanza aereo, lungo un centinaio di metri (Meandro della Delinquenza Minorile). Tre salti in successione, (P44, P18, P25), portano all'imboccatura di una successiva forra strutturale che si affaccia su di un P60 (Pozzo del Fisico).
Superando l'attivo sottostante, si imbocca un largo meandro che arriva su un P47 (I Gioielli dello Zio), dopo il quale inizia l'ennesima forra, fino al successivo P7. Un meandrino porta ad una saletta (-600m), dove un P15 e un P50 portano al primo fondo, a 664m di profondità. Dalla saletta, invece, superando in arrampicata una frana, si riprende il meandro. Seguendo il primo sprofondamento (P8), si giunge, dopo qualche metro, ad una sequenza verticale (P33, P13, P10), che porta su un largo meandro attivo (Aquacurt), percorribile quasi interamente sul fondo. Dopo 150m, scendendo un P16 e traversando il pozzo seguente, si arriva sopra a delle condottine, seguite da un P18 che, dopo alcuni metri di meandro porta al "Pozzo dei Cachi" (P58). Alla base di quest'ultima verticale si seguono delle condotte freatiche, fino alla "Sala del Campo". Da qui, un centinaio di metri di gallerie portano ad una sequenza di salti (P6, P9, P8), fino al successivo P59. Risalendo una quindicina di metri, si segue una vasta galleria,(evitando i vari approfondimenti), finché si abbassa gradualmente sull'attivo. Scesi un P6 ed un P18 (Tanfo Funky), si segue la successiva galleria che, dopo qualche passaggio in frana ed un saltino di 8m, porta alla frana ritenuta terminale fino alla fine del 1996.
Nel 1997, con un'arrampicata di 7m ed alcune strettoie in frana è stato possibile accedere ad un pozzo di 12m che conduce ad una galleria lunga un centinaio di metri. A metà della stessa, infilandosi nuovamente nella frana, si giunge al collettore idrico ipogeo (che scorre 40m più in basso della galleria); percorrendolo per una ventina di metri si arriva al sifone terminale a -960.