4536 | Grotta Piasentina
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Piasentina
Numero catasto: 4536
Numero catasto locale: 2538FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 21/09/2019
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Torreano Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,14227778 Lon. WGS84: 13,43344444 Est RDN2008/UTM 33N: 379009.844 Nord RDN2008/UTM 33N: 5111048.532 Quota ingresso: 388 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 30 m
Profondità: 3,5 m
Dislivello totale: 3,5 m
Quota fondo: 384,5 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Si supera il paese di Torreano e si giunge all'altezza dell'incrocio che porta verso Laurini; da qui si prosegue diritti verso Canalutto per una cinquantina di metri fino ad arrivare ad un ponticello. Subito dopo questo s'abbandona la strada provinciale e si prende, a sinistra, la strada bianca. Si continua lungo questa fino ad arrivare alla fine. Si prende quindi il sentiero di montagna e, dopo una decina di minuti, si scende nel Rio Piccobit; lo si supera e si risale l'altra ripida sponda. Ci si dirige in linea retta nel scosceso bosco e si segue un piccolo rio che porta all'ingresso della cavità. Questo s'apre alla base di una parete rocciosa (30 minuti di cammino complessivo).
Descrizione dei vani interni della cavità
Si supera un crollo di massi enormi, siti alla base della parete rocciosa e, scendendo dalla parte opposta, ci si trova davanti ad un'apertura bassa e molto larga. All'interno c'è una sala dal soffitto basso e con il pavimento composto dal riempimento di fango dovuto al crollo esterno. Si prosegue distesi e a carponi fra la volta concrezionata ed il riempimento di fango per circa 25m quindi si scende un paio di metri fino ad un laghetto sifonante.
Periodicamente la cavità diventa sifonante fino a tre metri dall'ingresso.
NOTA
ESPLORAZIONI SUBACQUE
Inizialmente fu esplorata dai speleo sub udinesi i quali si sono fermati all'inizio del sifone a causa della poca visibilità. Il 12 ottobre 1986 il Forum Julii Speleo, coadiuvato dal C.R.C. Seppenhofer, ha organizzato un altra esplorazione tramite i subacquei Ferdi Burlini e Franco Punti del Gruppo Sommozzatori Atlantide di Staranzano, che si sono inoltrati nel sifone per circa 60m e constatato la continuazione. Da quel giorno si sono effettuati dei lavori di svuotamento del sifone, con motopompe e con un sistema a travaso, permettendo così ai tre sub (Pier Toffoletti, Davide Andrioletti e Maurizio Baluto) di superare per la prima volta il sifone. In seguito, altre esplorazioni, hanno permesso di portare lo sviluppo della cavità a 300m.