351 | Fontanon del Volt
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Fontanon del Volt
Numero catasto: 351
Numero catasto locale: 213FR
Numero totale ingressi: 2
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 01/09/2007
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Meduno Area provinciale: Pordenone Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,24311493 Lon. WGS84: 12,83056055 Est RDN2008/UTM 33N: 332754.204 Nord RDN2008/UTM 33N: 5123347.291 Quota ingresso (s.l.m.): 816 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 41,5 m
Dislivello positivo: 6,6 m
Dislivello totale: 6,6 m
Quota fondo: 816 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Da Campone si prende la strada che porta a Forchia Piccola. Prima di giungere al bivio per il Monte Valinis, si prende una strada bianca, sulla sinistra, che porta sul Cuel da l'ors. Si lascia la macchina e si prosegue lungo una pista forestale. La sorgente si trova accanto al vecchio sentiero che dal “Cuel da l'ors” portava in località “Peceit”
Descrizione dei vani interni della cavità
Questa risorgiva, rilevata dal Feruglio nel 1992 e poi revisionata dal Meeraus nel 1928, raccoglie le acque provenienti da una piccola valle soprastante.
La grotta ha due ingressi, (il primo ampio ed il secondo piccolo e basso sul lato NW, punto 0 del rilievo),che dopo qualche metro si uniscono in un'unica galleria; proseguendo si incontra un gradino roccioso che, formando uno sbarramento all'acqua che scende dall'interno della cavità, dà origine ad una vasca abbastanza profonda. La galleria è percorribile ancora per una quindicina di metri, poi alcuni ponti naturali ed il restringimento delle pareti chiudono questa via, ma dopo molti anni, il Gruppo Speleologico Pradis ha individuato una piccola finestra che ha permesso di entrare in una parte nuova della grotta. La diramazione prosegue per una decina di metri diventando sempre più bassa e stretta. La volta della grotta si trova molto vicina alla superficie, e in alcuni tratti troviamo le radici delle piante che sono riuscite ad entrare nelle fessure della roccia per assorbire l'umidità.
Una volta, nei periodi di maggior siccità in questa grotta venivano a rifornirsi d'acqua i pastori ed i carbonai che nei mesi estivi abitavano quassù.