166 | Grotta di Corona
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta di Corona
Numero catasto: 166
Numero catasto locale: 112FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 09/07/1909
Affidabilità posizione: Da verificare
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Carniche Comune: Cavazzo Carnico Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: GRAFICO -> Riconoscimento su carta Lat. WGS84: 46,35149812 Lon. WGS84: 13,01883037 Est RDN2008/UTM 33N: 347569.142 Nord RDN2008/UTM 33N: 5135009.846 Quota ingresso: 600 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 35 m
Profondità: 1 m
Dislivello totale: 1 m
Quota fondo: 599 m
Descrizione dei vani interni della cavità
Si apre alle falde del Monte Faeit, nel calcare giurese, è lunga in tutto 35m e consta di quattro stanzette unite da corridoi rivestiti di belle concrezioni. E' un'antica grotta di sbocco e attualmente, nel suo tratto superficiale, inattiva. Dopo le piogge nella stanzetta finale compare l'acqua, che esce poi all'esterno passando sotto alle croste stalagmitiche del corridoio d'accesso.
La grotta fu esplorata e rilevata dal Gortani nel 1903, che la descrisse poi nella Rivista Italiana di Speleologia, e fu poi nuovamente visitata dal De Gasperi che la trovò allagata.
Questa cavità è servita a rifugio ai partigiani durante l'ultimo conflitto mondiale e successivamente al ricovero di animali.
AGGIORNAMENTO del 1982:
la grotta è sita al vertice di uno dei canaloni della zona, molto prossimo a quello profondo del Rio Pleas e si apre a quota 600m.
Il nuovo rilievo, rieseguito in questa occasione, ricalca grossomodo quello del Gortani del 1903 e riportato dal De Gasperi successivamente.
Lo sviluppo della cavità risulta essere di 35m. L'andamento della grotta è orizzontale e presenta alcuni piccoli dislivelli costituiti da ammassi detritici. Soltanto al fondo si scende di circa un metro infilandosi in una fessura impraticabile ostruita da massi.