Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta Nera
Nome principale sloveno: Pečina nad Borštom
Numero catasto: 43
Numero catasto locale: 140VG
Numero totale ingressi: 3
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 69 m
Profondità: 36 m
Dislivello totale: 36 m
Quota fondo: 354 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 30/12/2008
Presenza targhetta: Si Area geografica: Carso Triestino Comune: Trieste Area provinciale: Trieste Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale Lat. WGS84: 45,63038246 Lon. WGS84: 13,8514661 Est RDN2008/UTM 33N: 410476.18 Nord RDN2008/UTM 33N: 5053623.243 Quota ingresso: 390 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1000-5000 m Distanza da fonte d'acqua: >1000 m Note caratteri fisiografici:
Caratteri interni
Andamento: Prevalentemente orizzontale
Pozzi: Sì
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 367 m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: No
Grotta turistica: No
Concrezionamento: scarso / assente
Acqua interna: No
Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,63038246
Lon. WGS84: 13,8514661
Quota ingresso: 390 m s.l.m.
Morfologia: fianco dolina
Terreno superficie esterna: ghiaioso prevalente
Ingresso 3
Lat. WGS84: 45,630362509296
Lon. WGS84: 13,851489857968
Quota ingresso: 395 m s.l.m.
Morfologia: orlo dolina
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Ingresso 2
Note per Accessibilità: chiavi presso il Gruppo Speleologico San Giusto
Lat. WGS84: 45,63030148
Lon. WGS84: 13,85150035
Quota ingresso: 396 m s.l.m.
Morfologia: orlo dolina
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1891Autore
Karl MoserConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Stratigrafia: sì
Cronologia: Preistoria Periodo: Neolitico
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati
Litici: manufatti in selce non determinati; 1 lisciatoio in arenaria.
Osso/Corno: zufolo? ricavato da una falange di caprovino
Bibliografia: Cannarella 1979; Betic 2006-07
Note
Moser (1899, p. 116) cita la grotta con il nome di Borst Pecina, datando i reperti rinvenuti nel 1891 al Neolitico.Data
1913, 1925Autore
Raffaello BattagliaConservati
SiPubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: scavo stratigrafico
Cronologia: preistoria
Periodo: ?
Materiali
Litici: "cinque pezzi di coltellini prismatici di selce e numerose scheggie della stessa materia" (esterno), "una scheggia di selce" (interno) (Battaglia, Cossiansich 1915, p. 36)
Paleontologici: "poche ossa rotte" (interno) (Battaglia, Cossiansich 1915, p. 36)
Bibliografia: Betic 2006-07; Battaglia, Cossiansich 1915; Battaglia 1927
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Collezione Battaglia; Centro d'Ateneo per i Musei, Padova
Indirizzo deposito: Via Orto Botanico 15, Padova
Note
I materiali furono rinvenuti nel corso delle indagini del 1913, mentre il saggio di scavo condotto nel 1925 diede risultati negativi. Note area scavo -> interno della grotta e dolina esternaData
1943Autore
Società triestina speleologicaConservati
-Pubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: preistoria
Periodo: ?
Materiali
Litici: 1 coltellino in selce
Osso/Corno: 1 punteruolo in osso
Bibliografia: Cannarella 1979
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La caverna si apre in una piccola dolina ubicata sul lato NE della Particella Sperimentale del Bosco Bazzoni.
La via più breve per raggiungerla è il sentiero CAI n°49 che parte da S. Lorenzo. Inizialmente il sentiero costeggia il ciglione carsico ed il margine Sud del Bosco Bazzoni, quindi incontra il profondo scavo della Cava Scoria. Percorrendo il perimetro della cava lungo il sentiero, si giunge alle spalle della particella Sperimentale.
Descrizione dei vani interni della cavità
L'ingresso principale è un basso portale rivolto a Nord, del quale è evidente il notevole arretramento dovuto al progressivo crollo della sottile volta. Esistono altri due ingressi alti, molto angusti. A pochi metri dall'ingresso principale il suolo diventa subito più ripido. La grotta è stata usata per la bonifica dei residuati bellici, (da ciò ha preso il nome di Grotta Nera), ed una delle esplosioni ha aperto uno squarcio dal quale un breve salto porta in una vasta caverna. Qui scende una ripida china, formata dal terriccio nerastro precipitato con lo sfondamento della parete, che porta ad un ultimo vano, ingombro di rottami, che segna la fine della cavità.
Da alcuni assaggi effettuati dal Battaglia è risultato che la grotta era abitata nella preistoria ed infatti è stata in seguito indicata con il nome di Caverna delle Selci. Purtroppo, come è avvenuto per la VG237, l'opera dei rastrellatori ha pregiudicato ogni possibilità di continuare gli scavi.
Una leggenda narra che, nel passato, la grotta ospitasse un lazzaretto ed il camino che fora la volta della prima caverna venisse usato per calare il cibo ai lebbrosi.
Bibliografia
Giovanni Boschian, Maurizio Anselmi
Gruppo speleologico San Giusto (2007)
Biblioteca del CSR
Categorie: Antropospeleologia, Documentazione speleologica, Paleontologia
Indici: Archeologia, Fotografia, Guide e narrativa, Fossili
Keyword: preistoria, evoluzione, fossili
Il libro tratta il popolamento del carso dalle origini a 6000 anni fa
Furio Premiani, Giovanni Boschian
Università di Trieste e Società Alpina delle Giulie (2013)
Biblioteca del CSR
Collocazione: in "Atti del XXI Congressi Nazionale di Speleologia "Diffusione delle conoscenze"", a cura di F. Cucchi e P.Guidi, edizioni Università di Trieste 2011
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2018/02/XXICongressoSpeleologia_web.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Keyword: Speleologia, Didattica, Preistoria, Ambiente
Si descrivono le potenzialità della Grotta Nera come sito dedito allo studio della Preistoria.
Betic A.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Schede di Sito. Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 203-205, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Scheda di sito in cui vengono presentati i materiali rinvenuti da Raffaello Battaglia nella grotta delle Selci o grotta Nera, oggi conservati nella Collezione Battaglia di Padova. L'analisi dei materiali e il loro inquadramento culturale sono preceduti da una breve descrizione del sito e dalla storia delle ricerche.
Montagnari Kokelj M.
Fonti e Studi per la storia della Venezia Giulia. Serie seconda: Studi. Deputazione per la Storia Patria della Venezia Giulia (2013)
Collocazione: In: Càssola Guida P., Montagnari Kokelj E. (a cura di): Raffaello Battaglia e la Collezione paletnologica dell’Università di Padova. I. Nuovi contributi alla conoscenza della Preistoria del Carso, 22: 241-272+F572, Trieste
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene presa in esame l'attività di studio e ricerca di Battaglia dalle sue prime indagini in grotta (1913-1914) fino agli anni Quaranta del secolo scorso. Numerossisissime le cavità indagate dallo studioso.
Moser L.K.
Anthropologischen Gesellschaft in Wien (1895)
Collocazione: Mitteilungen der Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 25: 54, Wien
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Sono illustrati i ritrovamenti di materiali preistorici in diverse grotte del Carso triestino.
Faraone E. (1975)
Link: https://www.boegan.it/wp-content/uploads/2015/03/Grotte_preistoriche.pdf
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
L'autore prende in esame una serie di grotte di interesse storico e archeologico danneggiate o distrutte per incuria o danneggiamenti. Per ognuna vengono citati gli autori delle prime indagini condotte tra fine Ottocento - inizi del Novecento.
Battaglia R., Cossiansich M. (1915)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Brevi note sui castellieri di Montebello e S. Vito e sulla necropoli di S. Servolo, seguite dalla descrizione dei materiali rinvenuti nel corso degli scavi condotti nella grotta delle Gallerie e in quella del Tasso nella Val Rosandra; chiudono il lavoro notizie su reperti provenienti da altre piccole cavità del Carso (Grotta dei Cinque Busi, Cav. delle Selci-grotta Nera, Wlacha Jama, Pochala) e nella “Vedetta Romana” (crinale della Val Rosandra).
Premiani F., Boschian G.
EUT/ Edizioni Università degli Studi di Trieste (2013)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Si descrivono i risultati ottenuti dai volontari del Gruppo Speleologico San Giusto di Trieste e in particolare le attività svolte nella grotta Nera, il museo della preistoria del Carso triestino, recuperata come ecomuseo senza bacheche, a basso impatto ambientale. In essa il visitatore si può immergere nello spazio sensoriale di una vera grotta, in un viaggio attraverso tempo, clima e culture del passato.