1639 | Abisso Riccardo Furlani
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Abisso Riccardo Furlani
Numero catasto: 1639
Numero catasto locale: 4511VG
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Affidabilità posizione: 1º gruppo riposizionamento regionale su CTR 1:5000 (1999)
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Monrupino / Repentabor
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: GRAFICO -> Poligonale
Lat. WGS84: 45,69997528
Lon. WGS84: 13,82656966
Est RDN2008/UTM 33N: 408648.88
Nord RDN2008/UTM 33N: 5061383.105
Quota ingresso: 320 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 65 m
Profondità: 180 m
Dislivello totale: 180 m
Quota fondo: 140 m
Descrizione dei vani interni della cavità
La scoperta dei questo importante abisso si deve al Gruppo Grotte "C. Debeliak" che esplorò la cavità fino alla profondità di 48m, dove una strettoia ed una frana pericolante ostacolavano l'avanzata. Successivamente l'Associazione XXX Ottobre superò quella profondità e dopo mesi di lavoro raggiunse il fondo della cavità.
I primi 50m dell'abisso sono costituiti dalla successione di pozzi, tutti con ingresso a strettoia, eccezion fatta per il pozzetto (punto 4 del rilievo) costituito da un'unica fessura profonda 5m. Alla profondità di 50m il collegamento con la parte nuova è dato da una marmitta nel cui fondo si apre un pertugio, allargato artificialmente, che dà adito al pozzo di 47m. La parte basale di questo pozzo (punti 7 e 8) è costituita da una lunga fessura che si sviluppa in direzione Nord-Sud, dal cui fondo scendono alcuni pozzetti, dei quali il più spostato verso Nord costituisce la continuazione dell'abisso (punto 9). Da qui una finestra porta ad una cavernetta nella quale si apre un pozzo cieco di 14m (tra i punti 9 e 10), che è senz'altro uno dei più pericolosi dell'abisso, a causa delle grosse pietre che si staccano dalle pareti. La grotta prosegue con un franoso piano inclinato che conduce in un vasto ambiente sovrastato da un ampio camino, sul lato del quale uno stretto pertugio porta ad un pozzo di 8m, al quale fanno seguito una galleria con un pozzo laterale cieco (punto 13) ed un successivo pozzo interrotto dopo pochi metri da una strettoia; sul suo fondo si apre la parte terminale della cavità: una discesa di 5m in mezzo ad una frana molto instabile e pericolosa ed una strettoia che porta nel pozzo terminale, chiuso alla base da riempimenti clastici.
Per accedere alla cavità è necessario chiedere il permesso all'Autoporto di Fernetti.