Nomi e numeri catastali
Nome principale: Pozzetto di Borgnano
Numero catasto: 3916
Numero catasto locale: 2196FR
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 4,2 m
Profondità: 6,7 m
Dislivello totale: 6,7 m
Quota fondo: 42,3 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 26/10/2019
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Cormons Area provinciale: Gorizia Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 45,92933895 Lon. WGS84: 13,43457782 Est RDN2008/UTM 33N: 378632 Nord RDN2008/UTM 33N: 5087388 Quota ingresso (s.l.m.): 49 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Alta pianura friulana
Area carsica: Medea (A) Morfologia: rilievo collinare Geomorfologia: ripiano – terrazzo Contesto attuale: boschivo Distanza dal mare: >10.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m Note caratteri fisiografici:
il pozzetto si è aperto in tempi relativamente recenti
Caratteri interni
Andamento: Semplice verticale
Pozzi: No
Planimetria: semplice: unico vano
Ampiezza piano calpestabile: m
Tipologia terreno calpestabile: limoso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,92933895
Lon. WGS84: 13,43457782
Quota ingresso: 49 m s.l.m.
Terreno superficie esterna: roccioso affiorante/subaffiorante
Archeologia
Data
1980Autore
Gruppo Speleologico L. V. Bertarelli - Sezione CAI GoriziaConservati
SiPubblicati
SiNote
Rinvenimento occasionale.Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Stratigrafia: sì
Area indagine: parziale Cronologia: Pleistocene-Olocene?
Materiali
Paleontologici: resti di Ursus spelaeus (1 canino, 2 frammenti di mandibola, 3 vertebre) e alcuni (n. 2) di Cervus elaphus.
Bibliografia: Maddaleni 2017; Tarenghi 2008; Fabbricatore 1981.
Depositi materiale
Situazione dei materiali: conservati
Denominazione deposito: Gruppo Speleologico L. V. Bertarelli - Sezione CAI Gorizia
Indirizzo deposito: via Rossini n. 13, 34170-Gorizia
Note
I calchi dei reperti rinvenuti sono esposti presso il Municipio del Comune di Medea (Go) (Maddaleni 2017, p. 107).Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La cavità si trova nei pressi del sentiero che si diparte dalla Chiesetta di S.Fosca. Dapprima poco evidente, esso si allarga dopo un centinaio di metri; l'ingresso s'apre sulla destra, ai bordi di un largo spiazzo erboso.
Descrizione dei vani interni della cavità
Il fondo è ricoperto da abbondante terriccio ed argilla; solo la parete in direzione W presenta, alla base, segni di vecchie concrezioni e croste calcitiche che hanno cementato il materiale clastico e che ostruiscono quello che un tempo doveva essere un piccolo vano. Qui si sono effettuati degli scavi che hanno portato alla luce alcuni resti di Ursus Speleus.
NOTA
La cavità si è aperta pochi mesi prima dell'esplorazione.
Bibliografia
Guidi P. (a cura di)
Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, Provincia di Udine (1997)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel capitolo "Antropospeleologia", uno specifico paragrafo, a cura di Muscio, viene riservato alla discussione dei dati bibliografici disponibili in letteratura in merito alle ricerche speleologiche in cavità del Friuli associate ad evidenze di tipo paletnologico e/o paleontologico. I titoli recensiti vengono forniti secondo un elenco analitico per autore, composto di 194 voci in totale, che riprende e aggiorna il precedente lavoro bibliografico redatto da Guidi (1973). Di ciascuna voce bibliografica vengono forniti: brevi indicazioni sulle evidenze (paletnologiche e/o paleontologiche) più significative emerse, note riassuntive dei principali argomenti trattati, indicazione degli specifici contesti in grotta menzionati, citati secondo il numero identificativo del Catasto Grotte del Friuli (sigla Fr).
Maddaleni P.
Museo Friulano di Storia Naturale (2017)
Collocazione: Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38: 85-120, Udine
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Nel contributo viene offerta una prima revisione sistematica dei dati disponibili per le circa 50 principali cavità di interesse paleontologico e paletnologico attestate in Friuli. Alla ricchezza dei siti (grotte e ripari) presenti in tale comparto territoriale contraddistinto da una peculiare conformazione geologica, si associa una disomogenea e talora lacunosa disponibilità di dati, a volte inediti e spesso giunti a noi privi dei necessari riferimenti contestuali oltre che di datazioni radiometriche, in quanto frutto di ricerche datate, svoltesi a partire dalla fine dell’Ottocento-primi del Novecento. Se nella maggior parte dei casi l’inquadramento crono-culturale dei siti può oggi basarsi solo sull’analisi tipologica dei materiali a noi giunti (ceramica, industria litica in primis), casi-studio di particolare interesse sono rappresentati dal Riparo di Biarzo, Grotta di Cladrecis e alcune cavità dell’Altopiano di Pradis (Grotta del Clusantin, Grotta del Rio Secco) oggetto in anni recenti di scavi sistematici e studi post-scavo multidisciplinari. Nel contributo l’avvio della revisione della bibliografia e dell’analisi delle collezioni di materiali conservati presso diversi Istituzioni (Museo Friulano di Storia Naturale e Circolo Speleologico e Idrologico Friulano) viene inteso quale primo passo di progetto di più ampia portata focalizzato sullo studio delle grotte in Friuli che dovrà necessariamente prevedere anche la programmazione di nuove ricerche sul territorio. Nella parte conclusiva del lavoro viene fornito anche un elenco delle cavità che hanno restituito solo reperti faunistici olocenici.
Fabbricatore A. (1981)
Collocazione: Il Carso
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Descrizione di alcuni reperti faunistici di Ursus spelaeus (e Cervus elaphus) rinvenuti in corrispondenza di un pozzo naturale della cavità.
Tarenghi L.
Edizioni della Laguna (2008)
Categorie: Antropospeleologia
Indici: Archeologia
Pubblicazione a carattere divulgativo in cui si riporta la storia della scoperta dei resti di Ursus spelaeus (e di Cervus elaphus) nel Pozzetto di Borgnano, avvenuta nel 1980 da parte del Gruppo Speleologico “L. V. Bertarelli” - Sez. di Gorizia. Oltre alla descrizione dei reperti faunistici recuperati (nr. 8 in totale di cui 6 riferibili a Ursus spelaeus: 1 canino, 2 frammenti di mandibola, 3 vertebre), è presente un’ampia digressione sulle caratteristiche fisiche e sugli aspetti comportamentali di questa specie animale vissuta nel Pleistocene.