Nomi e numeri catastali
Nome principale: Caverna 1° del Colle Pauliano
Numero catasto: 1003
Numero catasto locale: 3807VG
Numero totale ingressi: 1
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 64 m
Profondità: 11,5 m
Dislivello totale: 11,5 m
Quota fondo: 251,5 m
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 28/03/2007
Presenza targhetta: No
Area geografica: Carso Triestino
Comune: Sgonico / Zgonik
Area provinciale: Trieste
Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS differenziale
Lat. WGS84: 45,71796631
Lon. WGS84: 13,76329687
Est RDN2008/UTM 33N: 403754.021
Nord RDN2008/UTM 33N: 5063456.076
Quota ingresso: 263 m
Geologia e Geomorfologia
Caratteri fisiografici
Ubicazione: Carso
Area carsica: Carso (A) Morfologia: altopiano Geomorfologia: dolina Contesto attuale: prativo/arbustivo Distanza dal mare: 1.000-5.000 m Distanza da fonte d'acqua: 500-1.000 m
Caratteri interni
Andamento: Semplice inclinata discendente
Pozzi: No
Planimetria: articolata: più vani
Ampiezza piano calpestabile: 487 m
Tipologia terreno calpestabile: ghiaioso prevalente
Crolli recenti: Sì Grotta turistica: No Concrezionamento: scarso / assente Acqua interna: No Note caratteri interni:
Si nota la presenza di utensili da scavo abbandonati, cenere e ossa di animali sparse per le due camere
Ingressi
Ingresso 1
Lat. WGS84: 45,71796631
Lon. WGS84: 13,76329687
Quota ingresso: 263 m s.l.m.
Morfologia: fianco dolina
Terreno superficie esterna: depositi di crollo/riempimento
Archeologia
Data
?Autore
?Conservati
NoPubblicati
-Indagine
Tipologia di indagine: recupero
Cronologia: Protostoria?
Periodo:
Materiali
Ceramici: manufatti non determinati
Bibliografia: Gherlizza, Halupca 1988
Descrizione e rilievo
Breve descrizione del percorso d'accesso
La grotta è situata nella vasta depressione a Sud di Rupinpiccolo, alla base dell'erto pendio che sale verso il Colle Pauliano.
Descrizione dei vani interni della cavità
La bocca della caverna è parzialmente ostruita da un rozzo muro a secco, mentre il suolo è costituito da grossi detriti, gettati nella cavità in seguito allo spietramento dei campi antistanti.
In passato la grotta doveva esser stato un inghiottitoio di ben maggiori dimensioni e da un'attenta analisi dei dati geomorfologici, si è ipotizzato che questa cavità potesse nascondere una prosecuzione.
Seguendo l'andamento dei giunti di stratificazione ed attuando una faticosa opera di spietramento, si è potuto creare un angusto cunicolo discendente con sbocco in un'ampia caverna, la cui vastità ha destato la meraviglia di chi per la prima volta, dopo diversi millenni, ha potuto ammirare le sue incontaminate bellezze. La caverna misura 25m x 18m e scende con una pendenza media di 20°, assumendo verso il fondo un andamento suborizzontale.
La cavità è un grande inghiottitoio: infatti, al suo interno si trovano grandi quantità di argilla di modo che nella parte terminale, malgrado si siano tentati gli scavi, ogni possibile prosecuzione viene ostacolata da depositi argillosi.
Nel corso della visita sono state notate, sparse sul terreno, delle ossa di animali che sono state consegnate al Museo di Storia Naturale di Trieste, il quale ha provveduto a dare notizia del reperimento alla locale sovrintendenza.
POSIZIONE PRECEDENTE IGM 01°18'41",0 - 45°43'02",3 Q.265
CTR 13°45'51",5 - 45°43'08",4 Q.265
Bibliografia
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