2125 | Grotta del Partigiano
Nomi e numeri catastali
Nome principale: Grotta del Partigiano
Numero catasto: 2125
Numero catasto locale: 968FR
Numero totale ingressi: 1
Ingresso principale
Data esecuzione posizione: 14/01/2008
Affidabilità posizione: Corretto
Presenza targhetta: Si Area geografica: Prealpi Giulie Comune: Lusevera Area provinciale: Udine Metodo rilevamento: STRUMENTALE -> GPS Lat. WGS84: 46,24843255 Lon. WGS84: 13,26785132 Est RDN2008/UTM 33N: 366478.115 Nord RDN2008/UTM 33N: 5123108.78 Quota ingresso: 630 m
Caratteristiche
Sviluppo planimetrico: 1800 m
Profondità: 327 m
Dislivello totale: 327 m
Quota fondo: 303 m
Breve descrizione del percorso d'accesso
Salendo dalla Valle del Torre. verso Villanova. arrivati in prossimità delle prime case. al secondo tornante (verso sinistra) svoltare a destra su carrareccia. qui si possono lasciare le auto e continuare a piedi Seguendo la strada bianca attraversare i pascoli e i prati fino ad arrivare in prossimità del bosco. qui la strada si divide. prendere la traccia di sinistra e proseguire per qualche centinaio di metri. quando la strada comincia a scomparire incassandosi in un canalone. lasciarla per innalzarsi di pochi metri verso destra Qui un evidente depressione del terreno (C'è la targhetta del catasto sulle rocce fuori dall'ingresso) segnala l'ingresso della cavità
Descrizione dei vani interni della cavità
La grotta si sviluppa con una serie di pozzetti poco profondi intervallati a meanfri fino alla profondità di80 metri circa. qui un arrivo più consistente (Ramo della prima gioia) si unisce a quello da noi percorso dando adito ad un meandro levigato che continua alternando tratti stretti e pozzi fino alla profondità di 130-140 metri Un pozzo di una quindicina di metri ci immette ora in un grande meandro. percorso anche in periodi di magra da una consistente quantità d'acqua (per la zona) Da qui si possono scegliere due vie:
1- Risalire il meandro collettore. che intercetta diversi importanti arrivi d'acqua ancora da risalire. continuando a procedere il meandro si trasforma in condotte circolari di medie dimensioni. impostate su evidenti fratture (o faglie?). più avanti un caos di blocchi da cui spira una violenta corrente d'aria da adito ad ambienti più grandi con diverse diramazioni e risalite ancora da esplorare
2- Continuando a scendere seguendo l'acqua si percorre un grande meandro alto 20 metri. sulla cui sommità si intercettano vecchie condotte di origine freatica di cui il meandro è l'evidente approfondimento di regime vadoso
Percorso per diverse centinaia di metri si arriva ad intercettare delle grandi gallerie in parte riempite da sedimenti sabbiosi. da qui si dipartono la via per il fondo. che si trova nel meandro poco prima di intercettare le gallerie. accedendo da una finestra sulla sinistra. che si sviluppa con delle condotte forzate anche molto strette. con evidenti segni di riempimento (attenzione in questa zona con le piene) e che terminano alla profondità di 327 metri
Si può invece risalire le gallerie e ripercorrere il meandro nella parte alta. oppure si prosegue percorrendole in discesa fino ad una frana che ostruisce la discesa. ma una galleria in salita percorsa da una forte corrente d'aria permette risalire fino ad una ulteriore frana. superata questa ci si trova in un grande salone (Sala dell'autogrill) impostato su una imponente faglia. attraversando questo e dopo un ulteriore passaggio in frana si accede ad un altro salone (Ocio de soto) di dimensioni ancora più imponenti del precedente
Da questi saloni sono state eseguite risalite seguendo l'evidente faglia. dal salone