Cavità artificiali


Il Catasto speleologico regionale (CSR) prevede una sezione dedicata specificatamente alle cavità artificiali, ricomprese dalla legge regionale n. 15/2016 nel Patrimonio speleologico e definite come ambienti sotterranei creati dall'uomo, di particolare valore storico, archeologico, geo-minerario o di interesse naturalistico.

In tutte le epoche storiche e per svariati motivi, l’uomo ha realizzato cavità artificiali soprattutto per approvvigionamento idrico ed esigenze di carattere militare.

La regione Friuli Venezia Giulia è ricca di varie tipologie di strutture sotterranee, ed in particolare di opere militari risalenti alla Prima e alla Seconda guerra mondiale.

Da decine d'anni, in tutto il territorio nazionale le cavità artificiali sono oggetto di studio e documentazione, sotto il coordinamento della Società Speleologica Italiana  e con il Catasto nazionale delle Cavità Artificiali.

Una ampia conoscenza delle opere ipogee di origine antropica è fondamentale per la loro tutela e valorizzazione, ma anche per la difesa del territorio e per la pianificazione degli interventi in sicurezza.

Il principale contributo di studio e ricerca è dato dagli speleologi, che hanno messo a frutto le esperienze e le tecniche acquisite durante l’esplorazione delle grotte per documentare anche questa particolare categoria di ambienti sotterranei.

Numerose sono le associazioni speleologiche regionali che da diverso tempo operano in questo campo ed è intenzione della Regione FVG instaurare con loro un rapporto di produttiva collaborazione che valorizzi il lavoro già sviluppato nel passato, anche attraverso la prossima stipula di una convenzione con la Società Speleologica Italiana e con il suo Catasto nazionale delle Cavità Artificiali.